Sgomberato il centro sociale Gramigna di Padova

di Antonio Taglialatela

centro sociale GramignaPADOVA. Sgomberato il centro sociale “Gramigna” di Padova, noto per essere frequentato da personaggi coinvolti nelle inchieste sulle nuove Brigate Rosse.

Con un blitz all’alba le forze dell’ordine si sono introdotte nell’ex sede scolastica, occupata dal movimento nel 2001. All’interno dell’edificio non c’era nessuno. Solo più tardi un gruppetto di giovani ha inscenato una protesta affiggendo uno striscione: “L’ennesimo sgombero del Gramigna in 20 anni di lotte non fermerà la sua resistenza”. Poi, ai lati di una rotonda stradale, nella zona di Padova Ovest, hanno collocato altri due striscioni contro il sindaco: “Zanonato usa le ruspe per restituire gli stabili alla città. Apriamo spazi di libertà”. In realtà, lo sgombero era già nell’aria e i ragazzi del centro sociale aveva già in gran parte liberato lo stabile dei progetti e degli impianti. Intanto, annunciano un presidio nel centro della città per domani mattina. “Si tratta Il sindaco Flavio Zanonatodi un’operazione mediatica. Alla fine il sindaco doveva legittimare in qualche modo la scorta che si era autofornito”, è stato il provocatorio commento dei ragazzi. Ma il sindaco Flavio Zanonato non replica e si limita a dichiarare: “Uno spazio pubblico che torna a disposizione della città. Ringrazio il Prefetto, il Questore, le forze dell’ordine e i lavoratori del Comune”. Dopo essersi riappropriato dell’edificio, il Comune ha subito dato il via alla tinteggiatura delle facciate della mura esterne. La sede del Gramigna ora sarà probabilmente ceduta in convenzione ad una scuola privata, l’istituto Steineriano che ha già una sede in città.

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