ROMA. Dopo l’aspra polemica creatasi per le sue parole (con cui aveva definito “assassini” Biagi e Treu perché “hanno aumentato il precariato e lo sfruttamento dei lavoratori”), il deputato di Rifondazione Comunista e leader No Global Francesco Caruso si autosospende dal gruppo parlamentare del suo partito.
“La mia è una decisione individuale e personale che ho preso senza consultare nessuno e maturata nella speranza che possa mettere la parola fine a questo linciaggio politico”, afferma Caruso, che aggiunge: “Ai fascisti – perché in altro modo non si può chiamare chi vuole espellere qualcuno dal Parlamento solo per le parole, ancorché fraintese – che chiedono le mie dimissioni rispondo che sono pronto a presentarle quando si degneranno di fare altrettanto i 25 parlamentari condannati in via definitiva non per reati di opinione ma per aver intascato tangenti, corrotto, rubato e abusato del proprio ruolo, non per difendere i più deboli ma per accrescere le proprie ricchezze e i propri affari. Caruso, giovedì scorso, a poche ore dalle prime dichiarazioni, aveva cercato di smorzare i toni, dicendo di non credere che Biagi e Treu fossero assassini, ma che le loro leggi sono servite ai veri assassini, quali “i padroni che gestiscono cantieri e imprese”. Ciò nonostante, Caruso è stato condannato dall’intero mondo politico, in primis dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, compresi i suoi stessi compagni di partito.
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