Un bomba di fabbricazione artigianale è esplosa su un treno passeggeri in viaggio da Mosca a San Pietroburgo, nella regione di Novgorod, causandone il deragliamento. Al momento il bilancio è di almeno 60 feriti, più o meno gravi.
A confermare l’origine dell’incidente un portavoce delle ferrovie russe, che ha parlato di “rottura dei binari dovuta all’esplosione improvvisa di un ordigno”. Sul convoglio, il “Nevskij Ekspress”, formato da 12 vagoni, 4 dei quali si sono rovesciati in seguito all’esplosione, viaggiavano circa 250 persone (231 i passeggeri, come risulta dai biglietti venduti, un’altra ventina tra macchinisti e controllori). Un portavoce del ministero per la Protezione Civile, Viktor Beltsov,ha riferito che ammontano a 27 le persone ricoverate in ospedale, due delle quali in gravi condizioni. Anche un italiano tra i feriti ma, rivelano fonti della Farnesina, sta bene: è stato ricoverato, curato e dimesso. La bomba esplosa, riferisce un’agenzia russa, sembra avesse una potenza equivalente a quella di due chilogrammi di tritolo. Inoltre, stando alle prime testimonianze raccolte a bordo del treno, poco prima del deragliamento è stata udita un’esplosione e un cratere di circa un metro e mezzo di profondità è stato trovato in prossimità dei binari, vicino alla località di Malaya Vishera. La Procura federale ha aperto un’inchiesta per terrorismo.