Fa arrestare fratello e cognato: rinnegato pubblicamente dalla famiglia

di Redazione

TribunaleFOGGIA. Due sorelle, Marianna e Luana Bruno, hanno pubblicamente rinnegato il fratello Raffaele, con una lettera scritta al quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno”. L’uomo, un pregiudicato 31enne che sta scontando una condanna a dieci anni per estorsione, con le dichiarazioni rese ai magistrati, ha permesso un blitz contro la criminalità organizzata che ha condotto all’arresto di sette persone.

La cosa strana è che tra i sette arrestati figurano anche il fratello Rodolfo e il cognato Gianfranco Bruno. Da qui la decisione delle sorelle di allontanarlo definitivamente dalla famiglia e dalla loro vita, tramite mezzo stampa. Entrambe usano toni freddi e distaccati nei confronti del fratello e dichiarano: “Siamo sorprese e impietrite dal presunto pentimento di Raffaele, quelle accuse sono inventate. Conosciamo il signor Bruno e la sua difficoltà psicologica legata all’assunzione di cocaina sin dall’età di 14 anni”. Questa condizione avrebbe portato Raffaele a violare la legge e a subire diverse condanne. ”A causa della necessità di procurarsi il denaro – aggiungono – ha costretto la propria famiglia a vivere in condizioni pietose e disperate, tanto che solo il contributo della nonna e di noi famigliari ha permesso di sbarcare il lunario a lui e alla sua famiglia”. Per Marianna e Luana Bruno quelle fatte dal fratello sono “accuse calunniose mosse a danno di persone che nulla hanno a che vedere con la nostra famiglia. Nemmeno il riposo eterno a nostro padre (ucciso nel 1990, ndr) ha ritenuto di poter concedere – concludono – muovendo accuse prive di fondamento”.

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