ROMA. Visco si salva per un solo voto. Bocciata, da parte del Senato, la mozione unitaria presentata dalla Casa delle Libertà sul caso che riguarda il viceministro dell’Economia e l’ex comandante della Guardia di Finanza, Roberto Speciale.
Oggetto della mozione: ritiro definitivo della delega a Visco sulla Guardia di Finanza (sospesagli e affidata provvisoriamente al ministro dell’Economia Padoa Schioppa) e la richiesta di sue dimissioni. 157 voti contrari contro 156 a favore, un astenuto. Questo il risultato della votazione. L’astensione è stata quella del senatore a vita Giulio Andreotti, mentre gli altri due senatori a vita Rita Levi Montalcini ed Emilio Colombo hanno votato con la maggioranza. Il presidente del Senato, Franco Marini, è stato costretto a sospendere la seduta dopo che alcuni senatori di Alleanza Nazionale hanno alzato striscioni nell’aula, con la scritta: “Visco, giù le mani dalla Guardia di Finanza”. Si è avuta una sospensione anche ad inizio seduta, a causa della mancata presenza del numero legale dell’opposizione, cosa che ha provocato ironici applausi rivolti dal centrosinistra alla CdL. Bocciati anche altri due ordini del giorno, sempre sul caso Visco-Speciale, presentati da esponenti dell’opposizione. Il primo, presentato dal leghista Roberto Calderoli che ha chiesto di censurare la dichiarazione di Visco che, a suo parere, avrebbe “insultato il popolo veneto” durante un dibattito svoltosi il 7 settembre scorso a Marghera, affermando: “Qui in Veneto l’antistatalismo e consustanziale, della medesima essenza, con la cultura media dei cittadini della Regione”. L’altro, sempre a firma della Lega, che impegnava il governo a mantenere in capo al ministro dell’Economia le competenze relative alla Guardia di Finanza.