Incredibile caduta di stile del ministro dell’Economia Padoa Schioppa il quale, nella giornata di ieri, illustrando la proposta di legge finanziaria alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato (proposta che prevede uno sgravio fiscale compreso fra i 495,8 e i 991,6 Euro per i giovani che prenderanno un appartamento in locazione) ha asserito che servirà a mandare i “bamboccioni” fuori di casa.
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Non si è fatta attendere la risposta della Ugl Caserta che, in una nota a firma di Claudia Giannini (giovane dirigente provinciale), recita: “L’appellativo di bamboccioni attribuito dal ministro Padoa Schioppa ai giovani italiani potrebbe essere simpatico se non fosse drammaticamente fuori luogo. Il ministro dimentica, o finge di dimenticare che se i giovani restano con le loro famiglie fino ai trent’anni è perché regna il precariato e non sarà di certo un contributo di 41 euro al mese che li aiuterà a metter su casa”. Immediati quanto irritati sono stati anche i commenti degli esponenti politici di maggioranza ed opposizione riportati dalla stampa nazionale. “E’ una battuta, ma non la considero una battuta felice”, è stato il commento del candidato alla segreteria del Pd, Walter Veltroni, intervenuto a Radio Anch’io, mentre Paolo Franco (Lega Nord) ha definito il ministro “uomo stravagante, altezzoso, con sensibilità uguale a zero”. Azione Giovani ha invitato alla rivolta generazionale e Giovanna Melandri, ministro per le Politiche giovanili, ha ritenuto la battuta “forse ingenerosa”. Categorici i giovani di Forza Italia: “Se i bamboccioni rimangono a casa è perché la generazione dei sessantottini al governo ha sostenuto una politica che sapeva solo guardare all’oggi scaricando sui giovani il peso economico di misure acchiappa-consensi”.