Storace attacca Napolitano: “E” indegno della carica”

di Antonio Taglialatela

Francesco Storace“Napolitano è indegno di una carica usurpata a maggioranza. Non ha alcun titolo per distribuire patenti etiche, per disdicevole storia personale, per palese e nepotistica condizione familiare, per evidente faziosità istituzionale”. E’ l’attacco violentissimo che l’ex ministro della Sanità e leader de La Destra, Francesco Storace, rivolge al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

Giorgio NapolitanoIn realtà, quella di Storace è una replica alle dichiarazioni rese dal Capo dello Stato a difesa della senatrice a vita Rita Levi Montalcini, dopo che lo stesso leader de La Destra, partito costituito dal suo gruppo scissosi da Alleanza Nazionale, aveva detto di voler donare al premio Nobel delle stampelle. Un doppio senso: stampelle per sostenerla fisicamente (ha 98 anni) e come testimonianza del fatto che la maggioranza di centrosinistra si regge con “le stampelle dei senatori a vita”. “Mancarle di rispetto, infastidirla, tentare di intimidirla è semplicemente indegno”, aveva commentato Napolitano. Ma per Storace il presidente può anche “smetterla soccorrere un governo moribondo a difesa di una signora talmente importante che anche quest’anno, come ha ricordato ieri il presidente Calderoli, costerà tre milioni di euro agli italiani. Nobel o no, i ricatti si chiamano ricatti e i voti dei senatori a vita restano politicamente immorali”. Il riferimento a Roberto Calderoli riguarda l’invito, fatto dallo stesso alla Montalcini, di presentare un emendamento un emendamento abrogativo di un finanziamento previsto in legge finanziaria a favore di una fondazione a lei vicina, così da fugare ogni dubbio di “parzialità” e dare la miglior risposta ai suoi detrattori. Ma non è finita. In giornata, da Trieste, Storace ha rincarato la dose contro i senatori a vita: “Ci sono italiani indignati nei confronti del comportamento di chi dovrebbe illuminare la patria e si riduce a fare l’abat-jour del Governo. Si tratta di immoralità politica. Perché questo è quello che succede ogni giorno. Perché ogni giorno c’è il voto che sorregge il Governo da parte di senatori che non sono eletti da nessuno”.

Immediate le reazioni dalle istituzioni e dal mondo della politica. A cominiciare dal presidente del Consiglio, Romano Prodi: “Le parole irrispettose e irresponsabili pronunciate oggi da Francesco Storace nei confronti del Capo dello Stato impongono una decisa presa di distanza da parte di tutte le forze politiche. Mi auguro di sentire presto anche da parte del centrodestra una ferma condanna ad un attacco sconsiderato e ingiusto rivolto alla massima autorità dello Stato garante delle nostre istituzioni democratiche”. Per il presidente del Senato, Franco Marini, “un comportamento assolutamente inaccettabile”, mentre per il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, la dichiarazione di Storace “è incompatibile con la civiltà politica. La questione che si pone non è di buona educazione, essa investe i fondamenti della convivenza civile della Repubblica”. Per il segretario dei Ds, Piero Fassino, si tratta di espressioni vergognose e irresponsabili che squalificano chi le pronuncia. Ogni italiano sa con quanto rigore e dedizione il Presidente Napolitano assolve al suo ruolo di garante delle istituzioni democratiche e della loro credibilità”. Secondo Rosy Bindi, candidata alla segreteria nazionale del Pd, Storace “ancora non ha dimenticato le sue origini”, mentre per l’altro candidato Walter Veltroni, la Casa delle Libertà deve condannare, tutta, senza se e senza ma, la dichiarazione di uno dei suoi alleati”. Infatti, le critiche a Storace arrivano anche dal centrodestra, a partire dal suo ex compagno di partito, Gianni Alemanno di An: “Il problema dei senatori a vita c’è tutto, ma non c’è bisogno di arrivare agli insulti. Il Capo dello Stato non si critica, anche quando dice cose che non convincono”.

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