Nessuno ha il diritto di umiliare la donna con la violenza

di Redazione

 Si parla da tempo della certezza della pena, eppure nessuno si impegna a portare una legge in Parlamento che sia veramente seria. Al contrario, che fanno, votano l’indulto e fanno uscire migliaia di carcerati.

E gli italiani vivono nel terrore anche nelle proprie case, luogo che dovrebbe essere tranquillo al riparo da spiacevoli episodi. Assistiamo ogni giorno a fatti di cronaca che ci lasciano esterrefatti proprio perché accadono tra le mura domestiche. Non solo rapine e scippi, negli ultimi tempi i fenomeni di violenza sessuale sono raddoppiati notevolmente, mettendo a serio rischio l’incolumità delle donne. Non c’è giorno che non ascoltiamo, attraverso i mass media, notizie di stupro ai danni giovani ragazze e madri di famiglia. Si respira nell’aria un’inquietudine che lascia sconcertati un po’ tutti. Lo stupro è il male peggiore per una donna, in un attimo trasforma l’amore in un disprezzo inaudito verso quello che è il piacere di amare. È solo l’inizio di un periodo di vita che fa lasciare ad una donna, in quell’attimo, tutto ciò che di bello abbia vissuto, trasformandola in una creatura piena di paure. La violenza sessuale conduce la donna su un binario morto, che attraversa la penombra della vita continuamente, senza lasciar trasparire la luce che sembrerà sempre più lontana. La paura la circonderà ogni giorno fino a farla sentire soffocare, si sentirà sempre umiliata e colpevole di un gesto che non voleva. La solitudine sarà l’unica amica che la farà stare bene. L’allontanamento progressivo dalle bellezze della vita, la lascerà cadere in un profonda depressione, stati d’ansia, fobie, malesseri che una volta entrati non usciranno mai più. Gli attimi dello stupro non saranno mai più dimenticati, quei ricordi asfissianti sveglieranno ogni notte i sogni, lasciando il posto alle lacrime, sprigionate nel silenzio della notte. Ogni donna violentata cercherà la serenità perduta tra i vicoli ciechi di una vita spezzata, dalle mani ignobili di un essere spregevole che non potrà mai chiamarsi uomo. L’amore inteso come sentimento sembrerà un miraggio, quella luminosità che si cerca si spegnerà ad ogni tentativo. Solo la forza dell’amore vero, fatto di comprensioni e amicizia, possono ricondurre sulla diretta via questi angeli umiliati nel proprio intimo. Diventano creature indifese che hanno bisogno di tanta comprensione, da parte di chiunque gli stia accanto, aiutandole a riprendersi la vita dal punto in cui l’hanno lasciata. La solitudine che loro cercano deve essere spezzata dalla presenza costante, di una voce amica o sentimentale, che sappia tirarla fuori dalla voglia di restare da sola. Per le persone che commettono questo orrendo reato, vanno punite con una pena severa. Il carcere a vita e l’unica pena consona per questi soggetti ignobili. Il reato dello stupro è come l’omicidio, spegne la vita di una donna per sempre. Nessuno può umiliare una donna con il solo scopo di fare sesso, la donna non è un oggetto ma una persona, va amata e rispettata, non ferita nel proprio intimo”. A noi tutti resta il compito di unirci in solidarietà nei confronti di tutte quelle donne che hanno subito una violenza, lanciando loro segnali di speranza. Con l’aiuto dell’amicizia e dell’amore, dobbiamo farle liberare dall’angoscia che portano dentro, ascoltandole all’infinito, evitando di lasciarle chiudere in se stesse. Apriamo in loro la consapevolezza che nulla è perso e che le gioie della vita possono tornare se si rimane uniti per il bene, combattendo, insieme, fino a quando non abbiamo sconfitto il male definitivamente.

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