“Sono tutti attacchi che vengono verso di me, sono abituato. Ormai, da quando sono in campo, vengo considerato un uomo che toglie il potere e sono il nemico. Mi sembra che questo sia molto chiaro”.
Così ha esordito Silvio Berlusconi conversando con i giornalisti che lo hanno incontrato poco prima della colazione di lavoro con l’ambasciatore di Israele a Roma. L”ex premier è convinto, infatti, che la questione sollevata sulle intercettazioni telefoniche tra dirigenti Rai e Mediaset, sia una attacco in pieno contro di lui.“Ho visto che ci sono delle iene e degli sciacalli che si sono buttati, anche direttamente verso le persone, come ad esempio contro la signora Bergamini. Questi si devono proprio vergognare – ha detto Berlusconi – perché il dirigente della Rai ha fatto una cosa che doveva fare. Anzi, avrebbe mancato a un suo dovere se non lo avesse fatto. Quando c”è una situazione eccezionale riguardo al palinsesto, perché ci sono dei servizi sul 
Papa e c”è, sempre nel palinsesto, la messa in onda di spot pubblicitari, immaginatevi quali critiche avrebbe subito la Rai se Mediaset, nella stessa situazione, non avesse messo gli spot“. Quindi – sottolineaancora – era assolutamente logico sentire l”altra parte per avere un comportamento che fosse lo stesso. Non si possono prendere delle telefonate e comunicarne i testi, perché così si toglie la libertà ai cittadini. E” una cosa inaccettabile – aggiunge – è illegittimo che si possa mettere sotto controllo un cittadino qualsiasi senza un”ipotesi di reato che lo riguardi, senza avere un”indagine su di lui”. Intanto Gianfranco Fini prende le distanze e dichiara: “E” una vicenda che merita di essere approfondita. Ha fatto bene la Rai ad aprire una inchiesta interna. Io non mi iscrivo a nessuno dei due partiti: né con chi pensa che sia un tentativo di assoggettare la Rai, né con chi pensa che sia un complotto ai danni di Berlusconi. C”è l”urgenza di discutere in Parlamento della riforma dell”assetto radiotelevisivo”.
