Afghanistan, ucciso un militare italiano

di Antonio Taglialatela

Daniele Paladini (foto Repubblica.it)KABUL (Afghanistan). Un militare italiano, Daniele Paladini, maresciallo capo dell’Esercito, è morto stamani nella capitale afgana Kabul in seguito ad un attacco kamikaze. Assieme a lui morti nove civili, quattro dei quali bambini, mentre altri tre militari italiani sono rimasti lievemente feriti.

Si tratta del capitano dell”Esercito Salvatore Di Bartolo, dell’undicesimo reparto Infrastrutture di Messina; del capitano Stefano Ferrari, del secondo reggimento Pontieri di Piacenza; del caporale maggiore scelto Andrea Bariani, del quinto reggimento Alpini di Vipiteno. Un kamikaze si è fatto esplodere mentre i militari erano al lavoro su un ponte nel distretto di Paghman, a circa 15 chilometri da Kabul. Paladini, appartenente al secondo reggimento Pontieri di Piacenza, aveva 35 anni. Era nato a Lecce e risiedeva a Novi Ligure, in provincia di Alessandria.

Lascia la moglie e una figlia di cinque anni. E’ deceduto durante il trasporto presso l’ospedale militare di Kabul. Il gruppo di militari aveva notato l’attentatore e cercato di allontanarlo dal luogo della strage, azione che ha consentito di ridurre il numero delle vittime. Erano le 9:52 locali, le 6:22 in Italia. Sul posto c’era una nutrita folla perché doveva svolgersi l’inaugurazione di un ponte ad ovest della capitale. C’erano dei bambini che stavano uscendo da una scuola, tra i quali i quattro che sono morti. Il kamikaze è giunto a piedi ed è salito sul greto del fiume sotto al ponte. I militari italiani lo hanno bloccato e spostato dalla folla. Il bilancio, dunque, poteva essere ben più grave se non fosse stato per la tempestiva azione di Paladini e dei suoi commilitoni. La notizia è giunta subito al governo italiano che, attraverso il premier Romano Prodi, si è dichiarato vicino alle famiglie dei militari italiani coinvolti e delle vittime civili. “L’eroico sacrificio del maresciallo capo Daniele Paladini, caduto in Afghanistan per impedire che il gesto ignobile di un kamikaze provocasse danni ancora più gravi tra la popolazione civile, è in questo momento il mio pensiero più forte e doloroso”, ha detto Prodi, aggiungendo: “La strage di oggi unisce il sangue di vittime innocenti e di seminatori di pace, nella consapevolezza che la strada da percorrere per riportare la fratellanza e l”ordine in quelle terre tormentate è ancora lunga”. Da parte sua, il governo afgano ha condannato fermamente questo “attacco brutale contro l’umanità, l’Islam e la stabilità dell’Afghanistan”. In Afghanistan, nell’ambito della missione Isaf, ci sono circa 2400 soldati italiani, tra cui molti impegnati in progetti di ricostruzione e sviluppo in favore della popolazione afghana.

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Redazione
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