Berlusconi: “Elezioni perse? Colpa di Fini e Casini”

di Antonio Taglialatela

Silvio BerlusconiMILANO. “La sconfitta subita alle elezioni politiche del 1996? Colpa dei miei alleati che poi ci hanno condizionato quando siamo andati al governo nel 2001”. Così Silvio Berlusconi in collegamento telefonico all’assemblea di Forza Italia a Milano.

Toni forti nei confronti di Fini e Casini, con i quali “non si poteva andare avanti”. Per Berlusconi, infatti, il futuro si chiama Popolo della Libertà, “il corrispettivo italiano di quella grande famiglia della democrazia e della libertà che è il Partito Popolare Europeo”. La Casa delle Libertà, secondo il Cavaliere, era ormai un “ectoplasma” mentre il nuovo soggetto politico “è al 35-37% dei consensi” e “non deve avere paura di nulla e di nessuno”. A stretto giro è arrivata la replica del segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa, secondo cui la responsabilità della sconfitta del centrodestra sta nel fatto che Berlusconi “ha troppo spesso anteposto i propri interessi privati a quelli generali del Paese. Gli consiglierei di fare uno sforzo di umiltà”. Per Cesa, la priorità del suo partito resta quella di mandare a casa il governo Prodi ma sul futuro ci sono idea ben diverse da quelle di Berlusconi. Ecco perché, in questo particolare momento di contrasto, invoca “regole” condivise nella coalizione.

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