ANNAPOLIS (Maryland, Usa). Entro la fine del 2008 ci sarà un accordo di pace tra israeliani e palestinesi. E il risultato finora ottenuto dalla conferenza di pace sul Medioriente in corso ad Annapolis.
Il primo passo è quello di far partire un negoziato, ha affermato il presidente americano George W. Bush nel discorso inaugurale del vertice, sottolineando: Raggiungere lobiettivo non sarà facile, ma bisogna provarci. Del resto, se lo fosse stato, laccordo sarebbe stato raggiunto molto tempo fa. Oggi ha continuato – palestinesi e israeliani capiscono entrambi che aiutare laltro a realizzare le proprie aspirazioni è la chiave per raggiungere le proprie: ed entrambi hanno bisogno di uno Stato palestinese indipendente, democratico e possibile. Uno Stato che assicurerà ai palestinesi la possibilità di vivere in libertà, stabilità e dignità. E agli israeliani qualcosa che cercano da generazioni: vivere in pace con i loro vicini. Per Bush (incontratosi prima dellavvio della Conferenza con il premier israeliano, Ehud Olmert, e il presidente palestinese, Abu Mazen) ognuno deve fare la sua parte: i palestinesi nel combattere il terrorismo, gli israeliani mettendo fine all”occupazione iniziata nel 1967, gli stati arabi nel riconoscere Israele e nel sostenere i palestinesi, la comunità internazionale. Gli Stati Uniti, ha assicurato il presidente, aiuteranno la Palestina e anche il Libano, altro Stato che ha bisogno di democrazia. Intanto, a Gaza il movimento di Hamas ha manifestato contro la Conferenza, mentre un palestinese è stato ucciso dalla polizia in Cisgiordania durante un altro corteo contro laccordo di pace.