Meredith, Rudy sarà al più presto estradato in Italia

di Antonio Taglialatela

Rudy Hermann GuedePERUGIA. La magistratura tedesca ha autorizzato l’estradizione in Italia di Rudy Hermann Guede, il 21enne ivoriano accusato di aver preso parte all’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher.

Ora saranno le autorità italiane a decidere i tempi per l’estradizione. Ecco perché i due Paesi si stanno organizzando per le modalità di consegna dell’indagato, che dovrebbe arrivare in Italia con un aereo. Rudy è attualmente detenuto nel carcere di Coblenza, nello stato tedesco del Reno-Palatinato. Risolti i problemi burocratici. Infatti, i magistrati tedeschi hanno ritenuto soddisfacenti le garanzie offerte sulla revisione della pena, sulla base della legge europea: una volta in Italia, in caso di condanna di Guede all’ergastolo, prima della scadenza dei venti anni di pena sarà riesaminata la sua posizione nell’ipotesi di una rimessa in libertà.

Intanto, restano in carcere gli altri due indagati, la studentessa americana e coinquilina di Meredith, Amanda Knox, e il pugliese ed ex fidanzato di quest’ultima Raffaele Sollecito. Per i due il tribunale del Riesame ha rigettato la richiesta di scarcerazione, poiché sussisterebbe il pericolo di fuga e di inquinamento delle prove. Resta indagato il congolese Patrick Lumumba, arrestato il 6 novembre scorso e poi scarcerato. Secondo le accuse formulate dal pm Giuliano Mignini, la notte dell’omicidio, tra il 1 e il 2 novembre, Amanda e Raffaele erano nella casa di via della Pergola ed avrebbero cancellato le tracce del delitto. Infatti, nonostante vivesse proprio in quell’abitazione, di Amanda è stata ritrovata una sola impronta. Guede, invece, conferma di essere stato nella casa in quel momento e di avere fatto sesso con Meredith, ma insiste nell’affermare che la studentessa sia stata uccisa da un italiano, più basso di lui, forse con i capelli castani e mancino.

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Redazione
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