Un dato inquietante sullimpennata dei consumi degli stupefacenti è stato evidenziato dal Laboratorio previsionale (Prevo – Lab) sulle sostanze illegali.
Nei prossimi tre anni, in Italia ci sarà un esercito di circa 4 milioni di fumatori di cannabis con un incremento rispetto alla situazione attuale tra il 20 e il 30 per cento; aumenteranno ancora di più i consumatori abituali e occasionali di cocaina (più 40 per cento rispetto al 2007, un fenomeno che potrebbe coinvolgere da 800mila a 1,1 mln di persone) e in maniera meno vistosa quelli di eroina. Secondo Riccardo Gatti, direttore del Dipartimento dipendenze patologiche dell”Asl città di Milano e responsabile di Prevo.Lab, il fenomeno non coinvolge solo gli emarginati, ma anche i consumatori occasionali a cui si associa un numero altrettanto ampio di spacciatori dellultima ora. Le ragioni di questa esplosione sono da cercare nelle logiche che regolano il mercato: i prodotti tendono a essere equivalenti, i prezzi omogenei e i canali di distribuzione capillari. Tanto che è possibile reperire di tutto e dappertutto, manco esistessero dei supermercati degli stupefacenti dove di fianco a una dose di cocaina a basso contenuto di principio attivo e quindi meno cara, c”è l”altra di eroina, da fumare, più leggera e quindi più maneggevole. La cocaina comunque resterà ancora a lungo la regina incontrastata delle notti italiane dello sballo. Il consumo della “polvere bianca” è infatti destinato a crescere: entro il 2010 si stima che il 3% della popolazione fra i 15 e i 54 anni cadrà nella trappola della “sniffata”, anche occasionale. Insomma la cocaina sembra la droga senza età e senza barriere sociali, se nelle Regioni allavanguardia la crescita del popolo dei consumatori sembra meno sfrenata, sono le zone dItalia in cui la sniffata non era ancora così diffusa ad accelerare la corsa.