TORINO. Dopo Antonio Schiavone, altri due operai coinvolti nellincendio allacciaieria ThyssenKrupp perdono la vita. Roberto Scola, 32 anni, e Angelo Laurino, 43, sono morti oggi, agli ospedali Cto di Torino e al San Giovanni Bosco.
Il bilancio potrebbe ulteriormente aggravarsi: restano altri tre operai in fin di vita con ustioni fino al 90 del corpo. Lincidente si è verificato nella notte fra il 5 e 6 dicembre nello stabilimento Thyssenkrupp di Corso Regina Margherita, lungo la linea cinque adibita al trattamento termico e al decappaggio dellacciaio. Dellolio, fuoriuscito da una tubazione flessibile, ha preso fuoco, investendo il gruppo di operai. Schiavone, 36 anni, di Envie (Cuneo), è morto subito dopo l”incendio. Ha lasciato moglie e tre figli piccoli: due bimbe di 4 e 6 anni e un maschietto nato appena due mesi fa. Intanto, cresce la rabbia fra gli operai per le condizioni di sicurezza. Sembra, infatti, che gli estintori nella fabbrica fossero semivuoti e che non cera lacqua per gli idranti. Dagli accertamenti finora compiuti, il primo estintore usato dagli operari era vuoto ed inoltre il telefono di emergenza non era attivo. Gli inquirenti stanno confrontando lincidente dellaltro giorno con quello di quattro anni fa, quando si generò un altro incendio da una vasca dolio e per due giorni, occorsi per spegnere il rogo, Torino fu avvolta da una nube nera. In quelloccasione, fortunatamente, non ci furono vittime. Per lunedì 10 i sindacati hanno indetto uno sciopero di otto ore a Torino e Terni, sedi degli stabilimenti della ThyssenKrupp, mentre per venerdì 14 astensione nazionale di due ore dal lavoro dei metalmeccanici.