LISBONA. Doveva essere il giorno dellaccordo sulla nuova partnership commerciale tra Europa e Africa, ed invece il summit di Lisbona ora pone forti interrogativi sul futuro degli scambi economici tra i due continenti.
Lassemblea, durata due giorni, è terminata con la stesura di una partnership strategica che punta ad aprire una nuova era nelle relazioni tra i due continenti e laggiornamento al 2010. Ma è nato il problemadegli accordi commerciali. LUnione europea, che guarda con preoccupazione i crescenti investimenti cinesi in Africa, avrebbe voluto sostituire gli accordi in scadenza con i cosiddetti Epa (Accordi di Partnership Economica), ma la maggioranza dei paesi africani si è rifiutata. Non parliamo più degli Epa, li respingiamo. Ci incontreremo per capire con cosa possiamo sostituirli, ha detto il presidente del Senegal Abdoulaye Wade, che ha guidato il gruppo di paesi africani dissidenti. Ciò nonostante, lUe sottolinea che dal primo gennaio 2008 non aumenterà i dazi sulle importazioni dai paesi dellAfrica che respingono gli accordi commerciali, anche se continuerà le pressioni affinché prima del 31 dicembre firmino nuovi accordi, o almeno accordi temporanei. Il 31 dicembre, infatti, è una data fondamentale, poiché cesserà di essere in vigore latto del Wto sui rapporti commerciali preferenziali con il blocco europeo.
Ma lo scontro, durante il vertice, non ha riguardato solo i legami economici. Sul piatto anche la questione dei diritti umani nello Zimbabwe e nel Sudan, sollevata dal cancelliere tedesco Angela Merkel: Danneggia l”immagine della nuova Africa. Lintimidazione di chi ha opinioni diverse e le violazioni della libertà della stampa non possono essere giustificate. La situazione nello Zimbabwe preoccupa tutti, in Europa e in Africa. Parole a cui ha replicato lo stesso presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe, 83 anni. Riferendosi al La banda dei quattro (Germania, Svezia, Danimarca e Olanda, che appoggiano il Regno Unito del premier Gordon Brown, il quale ha boicottato il vertice proprio in segno di protesta per la presenza di Mugabe), il presidente dello stato africano ha parlato di arroganza da parte di chi pensa di conoscere lAfrica meglio degli africani.
Al summit era presente anche lItalia col premier Romano Prodi che, firmando un accordo con lUnione Africana, ha stanziato 40 milioni di euro a sostegno della Somalia e del Darfur. Se lAfrica è più stabile, lEuropa sarà più sicura, ha detto Prodi.