Dopo lo sciopero di tre giorni degli autotrasportatori,che ha provocato la carenzadi beni primari, la situazione sembra ritornare alla normalità.
O meglio, così doveva essere, visto chegli italiani hanno ritrovato gli scaffali pieni ma con i prezziaumentati di circa il 30%.Si tratta di un vero e proprio allarme,anche perché, una volta che il costo dei prodotti sale, è difficile che ritorni a quello precedente. Se poi si considera che ci troviamo nel pieno del boom natalizio, è facile ipotizzare che la crescita dei prezzi potrebbe protrarsi fino a dopo le festività. Cè, inoltre, il pericolo che la merce che sta arrivando in questi giorni nei supermercati possa essere compromessa, a causa della lunga sosta nei camion. Sulla questione è intervenuto il presidente del consiglio Romano Prodi: Se i prezzi aumentano del 30% dopo due giorni di stop dell’autotrasporto si è perso il senso della realtà. In una nota, il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Paolo De Castro, dichiara: Ci auguriamo che nel giro di qualche giorno si possa tornare alla normalità e che vengano velocemente superate le ripercussioni dello sciopero degli autotrasportatori. Da parte nostra però – ha aggiunto – rafforzeremo il sistema di vigilanza avviato con il ministero dello Sviluppo economico, che ha già dimostrato di poter dare risultati importanti. Non si fa attendere la risposta di Confcommercio che ammette il danno economico subito dalle imprese di distribuzione a causa dello sciopero dei tir ma esclude che questo abbia avuto effetti sul rigonfiamento dei prezzi.