Vendita Alitalia, il cda sceglie Air France

di Antonio Taglialatela

AlitaliaROMA. L”Air France è stata scelta dal consiglio di amministrazione dell”Alitalia per trattare in esclusiva la vendita del 49,9% detenuta dal Tesoro.

Scartate le candidature dell”italiana AirOne e della cordata Baldassarre. Al termine di una riunione durata oltre sette ore, il cda dell”azienda, attraverso una nota, ha spiegato di aver privilegiato “il piano industriale di elevata credibilità” presentato da Air France, “idoneo a risolvere le criticità di tipo strategico, industriale e finanziario di Alitalia”. La proposta francese prevede investimenti per circa 6,5 miliardi di euro a lungo termine, con il rinnovo della flotta di medio e lungo raggio, nonché dell”allestimento e dei servizi di bordo. Dal punto di vista occupazionale, il piano di Air France prevede ricadute in linea con il Piano di Transizione/Sopravvivenza approvato da Alitalia lo scorso 7 settembre 2007. E, importante, come sottolinea la stessa nota del cda, Air France si impegna a salvaguardare il marchio Alitalia e l”identità italiana. Jean-Cyril Spinetta, direttore generale di Air France, commenta: “Mi sento onorato di prendere atto che il nostro piano è stato riconosciuto come il più adatto ad assicurare il futuro di Alitalia.

La nostra intenzione non è mai stata quella di fare di alitalia una compagnia regionale, ma al contrario di consentirle di consolidare il suo posizionamento di vettore nazionale italiano e di riconquistare le sue naturali quote di mercato”.

L”offerta dei francesi era preferita, oltre che dal presidente di Alitalia Maurizio Prato, dalla gran parte degli esponenti di governo, a cominciare dal premier Romano Prodi e dal ministro dell”Economia Tommaso Padoa Schioppa. A favore di Air One (supportata da diverse banche, tra cui Intesa-San Paolo) vi era invece uno schieramento trasversale, che andava dal vicepremier Francesco Rutelli al leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, al presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo e alle principali sigle sindacali. Il governo ora dovrà definire la propria posizione in merito a gennaio, dopo aver sentito i sindacati. Il cda Alitalia preme affinché l”esecutivo decida entro il 15 gennaio, a fronte delle difficoltà finanziarie della compagnia. Ma la Air One di Carlo Toto non demorde: si è riservata di presentare direttamente al governo il proprio piano per un esame approfondito degli aspetti industriali ed economici, affermando di avere tutti i requisiti necessari per risanare e rilanciare l”Alitalia.

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Redazione
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