NAIROBI (Kenya). Giorni di tensione per tutto il Kenya, dove regna una calma apparente carica di paura.
Oggi lintera opposizione doveva manifestare contro la riconferma elettorale di Mwai Kibaki ma è stato tutto rinviato al prossimo 8 gennaio. Stamattina, infatti, si sono verificati numerosi scontri tra polizia e manifestanti tanto che i militari sono dovuti ricorrere alluso di idranti e gas lacrimogeni per bloccare la moltitudine di persone che si recava al Parco Uhuru dove il capo dellopposizione, Raila Odinga, aveva fissato il raduno.
Dopo il rinvio della protesta il procuratore generale del Kenya, Amos Wako, ha chiesto la nomina di un organismo indipendente, delegato alla controllo delle schede delle elezioni del 27 dicembre scorso. Intanto, il portavoce del rappresentante per la politica estera dell”Unione europea, Javier Solana, ha dichiarato che lo stesso “è profondamente preoccupato per la situazione“ e che al più presto parlerà con il segretario di Stato Usa, CondoleezzaRice. Solana, pur sostenendo gli sforzi dell”Unione Africana per calmare la situazione, proporrà una missione congiunta Usa e Ue. Iniziano a scarseggiare viveri e carburante, si contano circa 350 morti e migliaia di feriti e lapprensione sale ogni giorno di più tanto che è arrivato in Kenya anche il premio Nobel Desmond Tuttu per fare da paciere tra le due fazioni politiche. Tuttu dovrebbe incontrare il capo dell”opposizione Raila Odinga, ma fonti del governo di Nairobi dichiarano che Mwai Kibaki non vorrebbe riceverlo.