ROMA. Hanno fatto effetto le varie manifestazioni degli studenti universitari de “La Sapienza” di Roma tanto che Papa Ratzinger ha annullato la visita allAteneo, prevista per il prossimo giovedì.
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Le classi che ospitavano lezioni sono state adibite alle riunioni dei vari gruppi di contestazione che, oltre alla presenza dei giovani studenti, contano tra le fila ben 67 professori, la maggior parte della facoltà di Fisica, che hanno organizzato la protesta contro la venuta del Pontefice. In principio fu la Fisica. Dallo scontro tra etica e scienza nasce, infatti, la diatriba che ha animato gli universitari romani e non solo. Il 15 marzo il cardinale Joseph Ratzinger, in un discorso nella città di Parma, riprendendo un”affermazione di Paul Feyerabend dichiarò: All”epoca di Galileo la Chiesa rimase molto più fedele alla ragione dello stesso Galileo. Il processo contro Galileo fu ragionevole e giusto. La frase in questione è stata contestata soprattutto dai docenti di fisica, tra cui Giorgio Parisi e Carlo Cosmelli che, condividendo in pieno le parole del collega Marcello Cini, sono stati, anche, i firmatari di una lettera inviata al Rettore delluniversità romana Renato Guarini in cui auspicavano lannullamento della visita del Papa.
Nella lettera si leggeva: Magnifico Rettore con queste poche righe desideriamo portarLa a conoscenza del fatto che condividiamo appieno la lettera di critica che il collega Marcello Cini le ha indirizzato sulla stampa a proposito della sconcertante iniziativa che prevedeva l”intervento di papa Benedetto XVI all”Inaugurazione dell”Anno Accademico alla Sapienza. Nulla da aggiungere agli argomenti di Cini salvo il particolare del 15 marzo 1990 dellancora cardinale Joseph Ratzinger.
Non tarda ad arrivare la contro risposta del Rettore che ha dichiarato: Benedetto XVI sarà accolto come messaggero di pace e di giustizia e uomo di pensiero. Allo stesso modo, la nostra università ha più volte accolto rappresentanti di altre confessioni religiose e li ha riconosciuti come interlocutori in un franco dialogo sulla convergenza di alcuni valori umani e civili. Rispetto le opinioni di tutti coloro che le esprimono con correttezza. – aggiunge ancora il rettore – Voglio tuttavia sottolineare che tali prese di posizione in dissenso rispetto agli eventi previsti per la giornata del 17 gennaio prescindono completamente dal fatto che l”inaugurazione e la visita del Papa saranno due momenti separati (e il programma non è cambiato in corso d”opera) e soprattutto non considerano il contesto nel quale si colloca la presenza di Benedetto XVI all”Università. La cerimonia di inaugurazione quest”anno – spiega Guarini – è dedicata all”impegno contro la pena di morte. Intendiamo infatti proporre un appello alla comunità scientifica internazionale a sostegno della moratoria e per la progressiva abolizione della pena capitale dagli ordinamenti nazionali in tutto il mondo. Benedetto XVI ha scelto di offrire in questa occasione una propria riflessione alla comunità universitaria. In ogni caso – precisa il rettore – il Pontefice giungerà dopo la conclusione della cerimonia di inaugurazione, che si svolgerà invece secondo la tradizione, con una lectio magistralis del nostro collega Mario Caravale, con l”intervento di uno studente e di un rappresentante del personale tecnico-amministrativo e con un contributo del sindaco Walter Veltroni e del ministro Fabio Mussi. – e conclude – Da laico, sono assolutamente consapevole che la nostra comunità universitaria è formata di credenti e di non credenti e lo affermerò anche in occasione della giornata del 17 gennaio.
Sono stati organizzati diversi
eventi di protesta degli studenti romani. Ieriè stata preparatala Porchetta anticlericale che consisteva in un pranzo a base di pane, porchetta e vino. I manifestanti si sono riuniti davanti al vecchio dipartimento di Fisica con dei banchetti su cui si vendono panini con porchetta a 1,50 euro; vino e succhi di frutta a 50 centesimi. Attaccati al muro alcuni manifesti rappresentano una parodia del ministro dellUniversità Mussi e del sindaco di Roma Veltroni riuniti in un abbraccio al Papa. Noi labbiamo chiamata la Santa alleanza dellinquisizione alla Sapienza. Il sapere non ha bisogno né di padri e né di preti. Oggi, invece, gli aderenti alla Rete per l”autoformazione hanno occupato, intorno alle 12, le Aule del Senato accademico dell”università per protestare contro la visita di Benedetto XVI e per chiedere la possibilità di manifestare all”interno della città universitaria. Gli studenti hanno affermato: Siamo qui per protestare contro il divieto imposto dal rettore di manifestare dentro la Città universitaria contro un attacco violento al sapere. I veri censori non siamo noi ma chi ci vuole impedire di manifestare. Vogliamo organizzare un sit in davanti alla statua della Minerva dalle 9 del mattino in concomitanza con l”inaugurazione dell”anno accademico. Questa kermesse ha sicuramente un riscontro mediatico ma nessun effetto sulla vita reale.
Il rettore Renato Guarini ha deciso di incontrare una delegazione di studenti, al suo rientro, a condizione che gli studenti garantiscano la liberazione delle aule del Senato accademico dove, alle ore 15.00, era in programma una riunione del Senato Accademico.
Nonostante la fervida attività contestatrice sia il vicedirettore della Sala stampa vaticana, padre Ciro Benedettini, che lufficio stampa della Sapienza hanno fatto sapere che: La visita del Papa a La Sapienza è confermata, non esistono cambiamenti di programma. Ma al termine dellincontro tra il Rettore e gli studenti Guarini ha dichiarato: Il Papa è molto amareggiato e potrebbe rinunciare alla visita. E stato, comunque, concesso agli universitari il permesso di manifestare contro l”arrivo del Papa. E” un errore negare la parola al Pontefice ha detto il ministro Mussi. Oltre ai contrari esiste anche una fazione di favorevoli alla visita del Papa che rispondono agli eventi anticlericali con veglie di preghiera nella chiesa delluniversità. Annullata, quindi, la venuta del Giovedì Santo!