Un crollo di quelli che non si vedevano dall11 settembre per i mercati mondiali. Solo le borse europee ieri hanno bruciato oltre 440 miliardi di euro di capitalizzazione.
Il motivo sono le pessime prospettive per leconomia degli Stati Uniti, sui quali aleggia lo spettro della recessione. Non convincono nemmeno i 140 miliardi di dollari che il presidente George Bush ha annunciato di voler stanziare per le famiglie in difficoltà. Le prime avvisaglie si erano avute con landamento dei mercati asiatici: ieri il Nikkei ha perso il 3,86% e lHang Seng di Singapore il 5,50%. Sono andati giù anche i titoli più difensivi, sono giunti massicci ordini di vendita da parte di fondi asiatici e sovrani, a voler indicare che cè una corsa ad uscire in attesa della reazione di Wall Street, rimasta chiusa ieri per il Martin Luther King Dau. La giornata di oggi non è iniziata nel migliore dei modi. Gli indici asiatici continuano a crollare per il timore della recessione degli Usa, che sono il principale acquirente dei prodotti dellAsia. Gli esperti parlano delle peggiori cadute del decennio. Anche le Borse europee hanno aperto con il segno meno, allavvio tutte erano sotto del 4-5% per poi recuperare sul -1 e -2%. Spero che gli Stati Uniti riescano ad evitare la recessione con le misure annunciate, afferma il commissario europeo agli affari economici e monetari, Joaquin Almunia.