Dopo la Boccassini anche De Magistris lascia l”Anm

di Angela Oliva

Luigi De MagistrisIn una lunga lettera Luigi De Magistris dice addio all’Anm, associazione nazionale magistrati, mettendo in atto una decisione che aveva preso, con rammarico, già qualche mese fa, così come aveva fatto nelle scorse settimane il pm di Milano Ilda Boccassini.

L’ex magistrato di Catanzaro accusa l’Anm di essersi discostata dai magistrati più esposti e di essere divenuta solamente uno strumento di utilizzo del potere. Vado via – scrive De Magistris nella lettera – da un”associazione che non solo non è più in grado di rappresentare adeguatamente i magistrati che quotidianamente esercitano le funzioni, spesso in condizioni proibitive, ma sta portando, addirittura, all”affievolimento ed all”indebolimento di quei valori costituzionali che dovrebbero essere il punto di riferimento principale della sua azione”. Continua sostenendo di sentirsi uno di quei “magistrati che con onore e dignità offrono una garanzia per la tutela dei diritti di tutti, dei forti e dei deboli allo stesso modo. Quei giudici che non si faranno né intimidire, né condizionare, da alcun tipo di potere, da nessuna casta, esercitando le funzioni con piena indipendenza ed autonomia, in una tensione ideale e morale costituzionalmente orientata, in ossequio, in primo luogo, all”art. 3 della Costituzione repubblicana”. E concludendo afferma: “È il momento che ognuno faccia qualcosa, in questa devastante deriva etica e pericoloso decadimento dei valori, divenendo protagonista per contribuire al bene della collettività e del prossimo, non lasciando l”Italia nelle mani di manigoldi, affaristi e faccendieri”.

Non si fa attendere la risposta da parte dell’Anm che, tramite il segretario Luca Palamara, ha dichiarato: “Non ci sentiamo e personalmente non mi sento un normalizzatore. La storia professionale di ciascuno di noi è a disposizione di tutti Le decisioni dei giudici vanno rispettate e come giudice deve intendersi anche la sezione disciplinare del Csm, avuto anche riguardo al fatto che ancora non si conoscono le motivazioni e la decisione stessa non è definitiva. L”Anm non può essere intesa come una corporazione, altrimenti alla stessa dovrebbe attribuirsi unicamente il ruolo di difensore d”ufficio dei propri iscritti. Essere iscritti all”Associazione è un atto di libera scelta. Così come di libera scelta sono le dimissioni”. Intanto il plenum del Csm ha approvato all”unanimità la domanda di trasferimento del pm di Potenza Vincenzo Montemurro presso la Procura di Salerno, anch’egli tra i magistrati coinvolti nell”inchiesta “Toghe lucane” condotta da Luigi De Magistris.

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