Omicidio Meredith, nuove tracce di Dna

di Angela Oliva

Metrdith KercherPERUGIA. Arriva dall’Inghilterra l’ultimo elemento per le indagini sull’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher.

Secondo il quotidiano britannico “The Sun” sarebbero state ritrovate tracce di Dna sul reggiseno della vittima non riconducibili a nessuno dei tre indagati: Amanda Konx, Raffaele Sollecito e Rudy Hermann Guede. Questo riscontro porterebbe alla conclusione che altre persone (forse due, di sesso maschile) hanno maneggiato l’indumento intimo di Mez, magari mentre era steso. Questo, stando a fonti della polizia di Perugia, non coinvolgerebbe altre persone nell’omicidio. Un’altra novità sta nel fatto che non ci sarebbe stata violenza sessuale e che la morte potrebbe essere collocata in un lasso di tempo più ampio rispetto a quello indicato inizialmente che parlava di un intervallo tra le 22 e le 24 della notte tra il 1° e il 2 novembre scorso. Sono le conclusioni del consulente Luca Lalli, nominato dal pubblico ministero Giuliano Mignini. Per quanto riguarda la violenza, secondo il perito, non ci sono elementi di fatto che possano portare a ipotizzarla ma può darsi che la vittima sia stata costretta ad un rapporto contro la sua volontà. L’udienza, che era prevista per il prossimo 2 febbraio, è stata rinviata al 19 aprile dal gip di Perugia Claudia Matteini, accogliendo la richiesta avanzata dai periti Giancarlo Umani Ronchi, Anna Aprile e Mariano Cingolani.

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