ROMA. Forza Italia e An hanno rinunciato al proprio simbolo, lUdc faccia lo stesso. Silvio Berlusconi, durante la puntata di Porta a Porta, che andrà in onda questa sera alle 23, lancia un nuovo segnale a Pier Ferdinando Casini.
Il Cavaliere non ne vuole sapere di un apparentamento del Pdl (An-Fi) con una lista autonoma dellUdc, trattamento che ha riservato soltanto alla Lega poiché partito territoriale che si presenterà soltanto al nord. Se Casini si dovesse presentare da solo ha detto Berlusconi – non ci sarebbe garanzia di coesione e si tornerebbe alla scorsa legislatura, quando di fronte a svolte di modernità, i partiti, spesso il suo, si sono messi di traverso. Il leader del Pdl, quindi, si toglie qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di Casini. E aggiunge: Tutti abbiamo assistito al comportamento di Casini e del suo partito di questi due anni. LUdc ha fermato alcune decisioni molto importanti del programma che avevamo promesso agli elettori e non vorremmo che questa situazione si ripetesse. Ho dovuto rinunciare al 15% del programma. Obiettivo di Berlusconi è dunque quello di creare, attraverso il listone unico del Popolo della Libertà, unalleanza omogenea per non incorrere nei no che hanno bloccato talvolta loperato della sua legislatura nel periodo 2001-2006. Ma lUdc non è lunico scoglio per la coalizione di centrodestra del (ri)candidato premier. Non potrà contare, infatti, né su La Destra di Francesco Storace (che correrà da sola con Daniela Santanché candidato premier) né addirittura sul vecchio amico Giuliano Ferrara, il quale, dopo la questione sul tema dellaborto, vuole presentare una lista pro-Life alle elezioni. Tuttavia, le trattative sono ancora aperte. Come è aperta ancora la trattativa con lUdeur di Clemente Mastella: Dobbiamo ancora mettere a mettere a fuoco impegni programmatici, si vedrà nei prossimi giorni.