Quale angelo mi sveglia dal mio letto di fiori? Ti prego grazioso mortale canta ancora. Il mio orecchio si è innamorato delle tue note, come il mio occhio è rapito dal tuo aspetto. Il potere irresistibile della tua virtù mi spinge fin dal primo sguardo a dirti anzi giurarti che tamo.
Chi più di William Shakespeare riesce a sintetizzare lunione perfetta tra sensi ed amore. Oggi è San Valentino, la festa di chi si ama, di chi si desidera, di chi condivide ogni attimo del proprio essere. I sensi sono rapiti da unalchimia a metà strada tra la realtà e limmaginazione.
Chi si ama ha quella sensazione tipica di tre metri sopra il cielo, sembra camminare su una nuvola leggera, mentre fresche lenzuola di lino avvolgono i desideri più nascosti. Lalchimia, la chimica di due amanti è la determinazione diretta che fa attivare i sensi Shakespirani, il primo punto su cui si basa un rapporto amoroso. Ma lamore è fatto anche di altro. E fatto di comprensione reciproca, di stima, di condivisione, di reciproco supporto, è lamore maturo quello che magari è passato attraverso tempeste forti e meno forti. Quellamore che come canne al vento si è piegato senza spezzarsi, e che non si spezzerà mai neanche davanti alla morte. Quellamore che è consapevole dei limiti e delle coscienze, consapevole degli sbagli e delle acquisite certezze. Ma cè anche lamore non corrisposto, quello che si è infranto davanti alla realtà, quello che non è potuto crescere, quello che fa più male. Quello si che provoca un dolore intenso, fisico, è come un pugno nello stomaco, diretto, forte. Quello fatto di ricordi che si sbiadiscono e di forse e di ma. Quello delle parole non dette e delle frasi a metà, mai nato o finito troppo presto, ma lunico al quale avresti dato tutto, anche la vita. Lunico al quale avresti detto Io ti amo. Qualunque sia il vostro di amore vi auguro un San Valentino fatto di tanti baci, di tante coccole e di tanto tanto amore.