NAPOLI. Luglio 2006, salone dellAerospace a Farnborogh, Pier Francesco Guarguaglini affermò pubblicamente che Finmeccanica era decisa a salire sul carro A350 XWB (Extra Wide Body), il nuovo aereo a lunga percorrenza di Airbus.
Lazienda italiana si proponeva di diventare partner anche risk sharing del programma, magari con un quota del 10%, partecipando alla fase di progettazione e sviluppo del velivolo. Il presidente di Finmeccanica chiarì allora che limpresa italiana non era interessata a partecipare alla società europea e che intendeva invece allargare la collaborazione industriale con Airbus: Lavorare per un player unico non rientra nei nostri interessi, perché significherebbe essere vincolati da legami di esclusività, in poche parole per il gruppo italiano non era in discussione la collaborazione con gli americani della Boeing. Da allora la trattative tra Finmeccanica e il colosso europeo dellaerospazio sono state rallentate dalle vicende che hanno visto Airbus costretta a misurarsi con le difficoltà del programma A380, con la crisi societaria e quella del suo top management. Airbus ha rapidamente e profondamente riorganizzato il sistema industriale con il programma Power8 e con la cessione di diversi siti produttivi sparsi in Europa. Sono passati due anni e lattuale direttore generale di Finmeccanica Giorgio Zappa, a margine della presentazione di Sat Expo 2008, parla di un mesetto: questo il tempo entro il quale Finmeccanica dovrebbe chiudere la trattativa con Airbus per la partecipazione di Alenia Aeronautica nel programma A350 XWB. I termini della discussione sono prevalentemente di natura tecnica e limpresa italiana sembra più interessata ad acquisire attività nel composito. Il manager ha spiegato che tuttavia il gruppo italiano potrebbe anche decidere di non partecipare al programma qualora non si raggiungesse un”intesa soddisfacente con Airbus: Siamo in una situazione in cui possiamo scegliere. Non si può fare tutto e perciò – ha concluso Zappa – tendiamo a fare cose significative non solo in termini economici ma anche dal punto di vista qualitativo. E lecito presumere che la partecipazione italiana al programma, in termini percentuali, non sarebbe a due cifre e che le attività industriali sarebbero sviluppate nei siti di Alenia Aeronautica in Campania dove sono concentrate le lavorazioni per il programma Airbus A380. E dal novembre del 2006 che nelle sedi istituzionali, confindustriali e sindacali campane che si discute e si prospetta la partecipazione al nuovo programma europeo come un trampolino per lo sviluppo delle aziende del comparto aeronautico regionale. La classe politica campana in queste settimane sta facendo i conti con molti dei suoi gravi errori di governo, mentre leconomia regionale è in grave difficoltà: lufficio europeo di statistica colloca la Campania ormai all ultimo posto nella classifica delle regioni italiane per Pil pro-capite ad abitante (15.494 euro). Le opportunità di sviluppo prospettate dallindustria aeronautica per essere colte richiedono attenzione e protagonismo delle componenti istituzionali e sociali, non basta garantire alle imprese le migliori condizioni di accoglienza per i loro investimenti è fondamentale lassunzione di quelle responsabilità politiche che garantiscono il rispetto degli impegni assunti. Per la classe dirigente campana perdere anche questa opportunità sarebbe molto più che una colpevole distrazione.