AVERSA. Sono scesi in campo il sindaco di Aversa Domenico Ciaramella ed il consigliere regionale Giuseppe Sagliocco per discutere, con gli operatori del settore, del recente aumento dei prezzi del pane. Presenti nella casa comunale, nella mattinata di ieri, accanto al primo cittadino normanno ed al consigliere regionale di Forza Italia anche Franco Candia, presidente cittadino dell’Ascom; Maurizio Pollini presidente della zonale di Aversa della Confesercenti nonché Stefano Guarino, dirigente dell’annona e Caputo, rappresentante locale dei panificatori.
Nella calda mattinata di ieri a lungo si è discusso della problematica dell’incremento dei prezzi del pane e soprattutto dei fattori che hanno portato in così breve tempo il netto aumento. A differenza di altri sindaci dell’agro aversano, il primo cittadino di Aversa Mimmo Ciaramella non si è fatto prendere dalla mano, aspettando tempi diversi per discutere di una situazione non certo di semplice soluzione. “Sono diversi gli elementi che abbiamo preso in considerazione nel corso della riunione di questa mattina (ieri per chi legge ndr) – esordisce il sindaco Ciaramella – La problematica che ha portato all’aumento dei prezzi del pane non è semplice e perciò bisogna andarci con i piedi di piombo, altrimenti si rischia di restare impelagati. Dopo una serie di delucidazioni, avute dal dirigente dell’annona nonché comandante della Polizia Municipale Stefano Guarino, e tenuto conto della normativa vigente, siamo partiti tenendo ben presente di garantire le parti in causa: sia i panificatori che i consumatori”. Ma l’intento di Ciaramella, coadiuvato anche dal consigliere regionale Giuseppe Sagliocco è quella di non fermarsi alla problematica relativa alla sola città di Aversa, ma guardare oltre i confini cittadini, in tutto l’agro coinvolgendo anche l’assessore regionale alle attività produttive Andrea Cozzolino ed i capogruppo regionali. “L’Ascom ha confermato Ciaramella- si è mossa a livello provinciale diffondendo un manifesto con il prezzo consigliato del pane, anche se il prezzo del pane non può essere imposto perché soggetto a concorrenza. Noi intanto non ci fermiamo. Guardiamo oltre i confini della nostra città anche perché tanti panificatori abusivi li troviamo più nell’agro, a ridosso con la città di Aversa che sul nostro territorio comunale. Con l’aiuto dell’on. Sagliocco –conclude Ciaramella- provvederemo presto ad incontrare l’assessore Cozzolino ed i capogruppo regionali per aprire un tavolo di discussione sulla tematica. Allo stesso tempo avremo anche un tavolo permanete su questa problematica in città al quale potranno intervenire anche i rappresentanti degli altri comuni per un’azione sinergica per mettere a riparo i cittadini da abusi”. Sulla stessa lunghezza d’onda del sindaco Ciaramella anche l’on Sagliocco, consigliere regionale eletto nelle fila di Forza Italia: “Il problema di fondo è che bisogna rilanciare la discussione partendo dall’aumento dei prezzi del pane, passando all’incremento dei prezzi dei beni di prima necessità, per capire le ragioni sia dei panificatori e dei produttori in generale, che dei consumatori. Sono legittime sia le esigenze dei consumatori che dei produttori e la possibilità di aprire un tavolo regionale con diversi soggetti istituzionali per capire le ragioni può essere un valido elemento di partenza”. Ma l’idea del consigliere Sagliocco è di lanciare la possibilità di poter “legiferare a livello regionale per una politica di riqualificazione di vari settori tra qui quello dei panificatori. Una politica di settore che possa andare incontro alle legittime necessità di tutti”. Si attende, quindi, a settembre, l’apertura della discussione a livello regionale sull’“aumento dei prezzi dei generi di prima necessità, frutto anche dell’opera delle liberalizzazioni del governo Prodi e del Ministro Bersani”. Ed incalza Sagliocco “Noi come agro siamo pronti a ragionare ai massimi livelli per poter portare la nostra tesi all’interno del dibattito regionale. Senza lanciare proclami – conclude Sagliocco – la miglior soluzione è quella di proporre una legislazione regionale che possa dare sostegno alle attività produttive per portare il contingentamento dei prezzi”.