ROMA. Accordo fatto tra Pd e Radicali, che inseriranno i propri candidati nelle liste democratiche di Walter Veltroni. Dopo una riunione di sette ore, la segretaria del partito Rita Bernardini e il segretario dellAssociazione Luca Coscioni, Marco Cappato, hanno accettato la proposta di Goffredo Bettini, coordinatore del Pd, …
…come base di partenza, che sarà ora necessario trasformare in un vero e proprio accordo politico-elettorale con il segretario Veltroni. Il leader dei radicali, Marco Pannella, ha detto che alle volte bisogna avere lumiltà di subire delle condizioni oggettive, noi le subiamo. Quella con il Pd ha aggiunto Pannella – sarà una convivenza faticosa, laboriosa, difficile, ma importante. Per Bernardini e Cappato laccordo con Veltroni è stato forzato, in quanto il loro partito puntava ad appoggiare il Pd ma con una propria lista collegata al candidato premier. Ci assumiamo la responsabilità di subire limpostazione alternativa di inserimento di candidati radicali nelle liste del Pd, – affermano i due esponenti radicali – nonostante continuiamo a ritenerla meno efficace per conquistare una maggioranza riformatrice in occasione delle prossime elezioni politiche. Comunichiamo perciò di accettare la base di partenza proposta dal Partito Democratico, che sarà ora necessario trasformare in un vero e proprio accordo politico-elettorale con il segretario Veltroni.
Intanto, mentre il Pd sancisce un ulteriore alleanza, nel centrodestra regna incertezza su alcune importanti candidature per le amministrative, che si terranno assieme alle politiche il 13 e 14 aprile. In Sicilia, infatti, il Pdl vorrebbe chiudere con la candidatura a governatore di Raffaele Lombardo, leader del Mpa, ma trova il diniego di Gianfranco Micciché, presidente del consiglio regionale siciliano uscente, il quale punta ad essere il successore di Salvatore Cuffaro.
Anche a Roma cè il nodo da sciogliere sulla candidatura a sindaco da opporre a quella di Francesco Rutelli, sostenuto dal Pd e probabilmente dalla Sinistra arcobaleno. Dopo la rinuncia di Giuliano Ferrara, i vertici del Pdl devono individuare un nome: si parla di Gianni Alemanno, già di Veltroni nella precedente tornata amministrativa, e della trentunenne Giorgia Meloni, vicepresidente della Camera e leader di Azione Giovani.
Tornando alle politiche, sul fronte del terzo polo sembra sfumare laccordo tra lUdeur di Mastella e la Rosa Bianca del candidato premier Tabacci. Proprio questultimo esclude tale ipotesi: No a Mastella perché Mastella ha un problema con lelettorato italiano, dal momento che non si vota solo a Ceppaloni. Mentre un (ri)avvicinamento tra Rosa Bianca e Udc (anchessa corre da sola con Casini candidato premier) sarebbe fattibile, come lascia intendere lo stesso Casini: Io lavoro per unire tutti senza supremazie da parte di nessuno, ma con la consapevolezza che questa battaglia si deve fare con decisione senza perdere tempi inutili in cose inutili.