ANKARA. Circa 10mila soldati turchi sono entrati nel nord dellIraq per dare la caccia ai guerriglieri curdi del Pkk.
Le Forze armate turche, che riconoscono grande importanza allintegrità territoriale e alla stabilità dellIraq, torneranno a casa nel più breve tempo possibile dopo che i loro obiettivi saranno raggiunti, ha detto lo Stato maggiore della difesa in un comunicato diffuso sul suo sito web. Secondo altre fonti militari turche, sembra che altre migliaia di soldati sono pronte ad unirsi al primo gruppo se necessario. Ricordiamo che il governo di Ankara, in base alle leggi internazionali, si dice legittimato a colpire i ribelli del Pkk che si nascondono nellIraq settentrionale e che, negli ultimi mesi, hanno intensificato attacchi contro la Turchia uccidendo diversi militari. LIraq ha chiesto in più occasioni una soluzione diplomatica ma il governo turco di Tayyip Erdogan, sotto pressione da parte dellopinione pubblica, vuole agire militarmente. Sembra che già si siano verificati alcuni scontri tra turchi e curdi, con alcuni morti e feriti. Dagli Stati Uniti dura la reazione della Casa Bianca, che chiede alla Turchia di limitare le incursioni a precisi bersagli di ribelli curdi e di terminarle in tempi brevi, anche se, come rende noto la Cnn sulla base di alcune fonti militari turche, lazione nel Kurdistan iracheno potrebbe durare 15 giorni. Dura anche la reazione dellUnione Europea: LUe comprende la necessità della Turchia di proteggersi ha detto Javier Solana, Alto rappresentante per la politica estera e di difesa dellUe – ma crediamo che questa azione non sia la risposta migliore. L”integrità territoriale dellIraq è per noi molto importante.