Soldati turchi lanciano offensiva nel Kurdistan iracheno

di Antonio Taglialatela

Soldati turchi entrano nel Kurdistan irachenoANKARA. Circa 10mila soldati turchi sono entrati nel nord dell’Iraq per dare la caccia ai guerriglieri curdi del Pkk.

“Le Forze armate turche, che riconoscono grande importanza all’integrità territoriale e alla stabilità dell’Iraq, torneranno a casa nel più breve tempo possibile dopo che i loro obiettivi saranno raggiunti”, ha detto lo Stato maggiore della difesa in un comunicato diffuso sul suo sito web. Secondo altre fonti militari turche, sembra che altre migliaia di soldati sono pronte ad unirsi al primo gruppo se necessario. Ricordiamo che il governo di Ankara, in base alle leggi internazionali, si dice legittimato a colpire i ribelli del Pkk che si nascondono nell’Iraq settentrionale e che, negli ultimi mesi, hanno intensificato attacchi contro la Turchia uccidendo diversi militari. L’Iraq ha chiesto in più occasioni una soluzione diplomatica ma il governo turco di Tayyip Erdogan, sotto pressione da parte dell’opinione pubblica, vuole agire militarmente. Sembra che già si siano verificati alcuni scontri tra turchi e curdi, con alcuni morti e feriti. Dagli Stati Uniti dura la reazione della Casa Bianca, che chiede alla Turchia di limitare le incursioni a “precisi bersagli” di ribelli curdi e di terminarle in tempi brevi, anche se, come rende noto la Cnn sulla base di alcune fonti militari turche, l’azione nel Kurdistan iracheno potrebbe durare 15 giorni. Dura anche la reazione dell’Unione Europea: L’Ue comprende la necessità della Turchia di proteggersi – ha detto Javier Solana, Alto rappresentante per la politica estera e di difesa dell’Ue – ma crediamo che questa azione non sia la risposta migliore. L”integrità territoriale dell’Iraq è per noi molto importante”.

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