Vanna Marchi, chiesti in appello 10 anni di carcere

di Antonio Taglialatela

Vanna Marchi e la figlia Stefania NobileMILANO. 10 anni e quattro mesi di reclusione. E’ la condanna richiesta dal sostituto procuratore generale Piero De Petris ai giudici della quarta Corte d’Appello di Milano per le televenditrici Vanna Marchi e la figlia Stefania Nobile, accusate di associazione a delinquere finalizzata alla truffa.

Lo stesso pg, inoltre, ha chiesto 4 anni e 19 giorni per Francesco Campana, ex compagno della Marchi, e due mesi per il mago brasiliano Mario Pacheco Do Nascimiento. Si tratta del processo d’appello, dopo che nel maggio 2006, in primo grado, Marchi e la figlia furono condannate a 10 anni di carcere, e in uno stralcio per truffa a due anni e mezzo, oltre ad un risarcimento milionario. I due processi sono stati riuniti nell’attuale procedimento in appello. Le due hanno sempre negato le accuse. Durante il processo sono state ascoltate decine di persone che hanno testimoniato le varie truffe perpetrate a loro danno da Marchi e Nobile, le quali vendevano loro numeri magici per il lotto, amuleti, erbe per allontanare le disgrazie. Le stesse persone che venivano minacciate nel caso non avevano più intenzione di continuare a pagare. Marchi e la figlia approfittavano della disperazione e delle particolari situazioni familiari di queste persone, traendone consistente profitto. Truffe che vennero a galla soprattutto grazie a “Striscia la Notizia”. Il mago Do Nascimiento, resosi latitante in Brasile, in un altro procedimento fu condannato per truffa a quattro anni, pena in parte condonata grazie all’indulto.

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