Mastella choc: “Non mi candido”

di Antonio Taglialatela

Mastella ROMA. Cinque giorni fa aveva annunciato una “corsa solitaria”, oggi Mastella si arrende e “da solo decide di rimanere il solo” a non candidarsi.

“Sconfitto, prima ancora di essere probabilmente sconfitto sul campo, rinuncio a candidarmi”, ha dichiarato il leader dell’Udeur, amareggiato per quella che lui ritiene “una costante e manipolata disinformazione con la pubblica opinione, determinata da una scientifica operazione di linciaggio morale contro di me, costruita mediaticamente, politicamente e giudiziariamente”. L’ex Guardasigilli, nell’occhio del ciclone per la vicenda giudiziaria che ha portato all’arresto della moglie Sandra Lonardo e di numerosi esponenti campani del Campanile, e uno dei protagonisti indiscussi della caduta del governo Prodi, oggi si sente “una sorta di uomo nero di cui liberarsi e sul quale scaricare tutte le responsabilità del sistema politico. Stretto nella tenaglia, ho retto fino a quando ho potuto sapendo di avere subito ingiustizie clamorose e ben cosciente della mia onestà e innocenza”.

La sua decisione arriva, infatti, dopo che Berlusconi gli ha rifilato il proprio ‘No’ ad un’alleanza tra il Pdl e l’Udeur, dopo che Casini ha declinato il suo invito ad un accordo e dopo che, fatti i dovuti conti, ha capito che, con il meccanismo dello sbarramento, per questo “viaggio” sarebbe rimasto “a piedi”.

“Mentre ringrazio quanti, anche in queste ore, mi spingono a restare sul terreno di gioco, – ha detto l’ex ministro della Giustizia – ho deciso di non candidarmi al parlamento italiano per le prossime elezioni politiche. Spero così di essere anche più libero e di ritrovare finalmente una serenità che con violenza e ad arte mi è stata tolta”.

Mastella confessa “un po’ di amarezza”. Ma avvisa che “forte anche della cultura e della saggezza contadina del mio sud, non mi arrendo e se, e qualora ci saranno condizioni diverse, do l’arrivederci a quegli amici che generosamente e in modo solidale mi sono stati vicino”.

Una nota dell’ufficio stampa dell’Udeur ha poi smentito le voci di una possibile candidatura di sua moglie e di suo figlio alle prossime politiche.

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