ROMA. In occasione dell8 marzo, le donne italiane sono scese in piazza, ma non solo per festeggiare, soprattutto per difendere il diritto al lavoro e la legge 194 sullaborto.
Dopo la cerimonia in mattinata al Quirinale in cui il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha consegnato premi e riconoscimenti per celebrare l8 marzo, alle 14 è partita la manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil per il centenario della festa della donna. Oltre 30mila i partecipanti che hanno sfilato con striscioni a difesa della legge 194. Fra le autorità, presenti il ministro delle Pari opportunità Barbara Pollastrini e i leader della Triplice Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti. Fischi per Giuliano Ferrara, fondatore del partito Pro-life, che ha organizzato una manifestazione parallela a Piazza Farnese, intitolata Prima le donne e i bambini. Sul palco si sono alternate diverse testimonianze e solidarietà è stata espressa alla leader birmana Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace, e a Ingrid Betancourt, ostaggio da anni delle Farc in Colombia. Cè ancora tanta strada da fare per garantire diritti e parità, ha detto Epifani, mentre Barbara Pollastrini ha difeso la 194: La libertà e la responsabilità femminile sono un valore e una garanzia di libertà per tutti. Ma la giornata ha visto appuntamenti in tutta Italia. Sempre a Roma, alla Casa Internazionale delle donne è stata inaugurata la mostra Il pane e le rose, sulla vita delle donne dagli anni 50 agli anni 80. A Napoli assemblea Le donne nelle lotte, a Cagliari manifestazione in Piazza Garibaldi, cortei a Milano e Firenze e in tantissime altre città. A Chioggia (Venezia) un presidio di protesta contro il consiglio comunale ha approvato una mozione in linea con la moratoria sull”aborto proposta da Giuliano Ferrara.
Napolitano sull”8 marzo |
La manifestazione di Roma |