ROMA. Tempo di archiviazioni in Italia. Dopo le decadute accuse a carico dellex Guardasigilli Clemente Mastella e del premier Romano Prodi, nellambito dellinchiesta Why Not, ora è il turno di Vincenzo Visco.
Il gip di Roma ha archiviato il fascicolo che vedeva il viceministro uscente dellEconomia indagato per tentato abuso dufficio e minacce nei confronti dellex comandante generale della Guardia di Finanza Roberto Speciale.
Il caso, ricordiamo, fu sollevato da Il Giornale che pubblicò una deposizione di Speciale, nella quale sosteneva che Visco aveva esercitato pressioni nei confronti di alti funzionari della Guardia di Finanza, in primis verso lo stesso generale. Intenzione di Visco, che allepoca non fornì motivazioni specifiche, sarebbe stata, secondo Speciale, quella di azzerare i vertici delle Fiamme Gialle della Lombardia, gli stessi che avevano curato i casi Parmalat e la scalata di Unipol a Bnl. La Procura di Roma aprì un fascicolo, con Visco che ritenne distorti e faziosi i fatti raccontati. Lo stesso viceministro rimise la propria delega alla Guardia di Finanza, mentre Speciale fu sostituito dal generale Cosimo DArrigo. Lex comandante presentò ricorso, accolto lo scorso dicembre dai giudici del Tar Lazio, che hanno decretato il suo reintegro al comando della Gdf, anche se il generale ha subito rassegnato le proprie dimissioni in una lettera al Capo dello Stato.
Secondo il gip romano Antonino Stipo la condotta attribuita allonorevole Visco non ha raggiunto la concretezza necessaria per la configurabilità di una minaccia vera e propria verso Speciale. Minaccia di rimozione che, secondo il magistrato, non stata chiaramente prospettata, neppure in forma allusiva. Nelle motivazioni, però, si sottolinea che la richiesta dei trasferimenti… travalica, senza alcun dubbio, lambito dei poteri concessi al viceministro nei confronti del comandante generale della Guardia di Finanza.
Soddisfatto il legale di Visco, Guido Calvi: Con larchiviazione del gip si chiude una vicenda che non avrebbe avuto alcuna ragione di essere portata allattenzione della magistratura. Il viceministro Visco esce a testa alta da questa vicenda, confermando la linearità delle sue scelte e la grande efficacia del suo impegno nel contrasto allevasione fiscale.
Pur non condividendo la decisione del gip, lavvocato di Speciale, Ugo Longo, sottolinea che nella motivazione si è dato atto dei comportamenti illegittimi che sarebbero stati posti in essere nei confronti del proprio assistito.
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