Se oggi dovessi far cadere il governo Prodi ci penserei due volte sopra, anzi dieci volte probabilmente. Dichiarazioni da pentito quelle che il leader dellUdeur ed ex Guardasigilli, Clemente Mastella, rilascia a Klaus Davi per KlausCondicio, in onda su YouTube.
Faccio questa valutazione
dice lex Guardasigilli – senza dimenticare le condizioni assolutamente drammatiche in cui si è determinato larresto di mia moglie e ricordando che i miei voti in parlamento non erano determinanti per fare cadere il governo Prodi. Mastella ha ritenuto ingiusto che, al momento della compilazione delle liste, sia stato trattato come una sorta di appestato, mentre Dini e Scalera si sono candidati con il Popolo della Libertà. Uno sfogo che il segretario del Campanile (il quale non si candiderà alle prossime politiche) ha preferito fare attraverso internet: Un mezzo diretto, afferma – senza mediazioni, dove mi si offre loccasione per sfatare alcuni luoghi comuni, alcune demonizzazioni che mi riguardano ma che sono sbagliate. Voglio dare un preciso messaggio, sottolinea Mastella – quando uno va al tappeto come me puo soltanto rialzarsi. Sono al tappeto e lentamente, con un po di fatica provo a rialzarmi. E sul suo futuro: Ora devo dare unidea diversa, costruire qualcosa, un nuovo percorso che rispecchi questa nuova fase della mia vita. Devo controllare che ci siano ancora le giuste condizioni politiche per far maturare questi miei progetti. Qualora dovessi capire conclude lex ministro della Giustizia – che sto sbattendo la testa contro un muro, potrei prendere in considerazione lidea di iniziare una nuova strada. Comunque sia, la mia rinascita ripartirà dal Sud che, essendo stato umiliato e violentato dalle liste elettorali, non avrà adeguata rappresentanza in Parlamento.