Pakistan, missile colpisce area tribale: 13 morti

di Redazione

mappa Waziristan (confine Afghanistan-Pakistan)PAKISTAN. All’indomani della bomba esplosa in un ristorante italiano di Islamabad, che ha provocato un morto e una decina di feriti, stamani, in un’area tribale del Pakistan, al confine con l’Afghanistan, almeno 16 persone sono rimaste uccise e altre sette ferite a causa di un missile.

Lo ha riferito la tv nazionale. Le aree tribali di quella zona sono impenetrabili, non controllate dal governo pakistano e popolate da guerriglieri filo-talebani, dove si è sempre pensato possa nascondersi Osama bin Laden. Non è ancora certo da chi sia stato lanciato il missile, anche se è probabile si tratti di un attacco delle forze statunitensi di stanza nel territorio afgano che confina col Pakistan. Secondo il sito Peacereporter, il missile (un Hellfire, “Fuoco dell’Inferno”) sarebbe stato lanciato da un aereo senza pilota Predator su una casa annessa alla madrasa del villaggio di Kalushah, distretto di Azam Warsik, una decina di chilometri a ovest di Wana, capoluogo del Sud Waziristan. Le vittime, secondo il sito, sarebbero tutti studenti della scuola coranica che dormivano nell’edificio colpito: ragazzi afgani ma anche alcuni ‘arabi’. Lo scorso 28 febbraio, nei pressi del villaggio di Kaloosha della regione tribale del sud Waziristan, vicino al confine con l’Afghanistan, un missile lanciato dalle forze americane uccise tredici sospetti militanti di al Qaeda, di cui alcuni stranieri. Il missile raggiunse la casa di un capotribù di etnia pashtun chiamato Sher Mohammad Malikkheil, conosciuto anche con il soprannome di Shero, che si riteneva avesse legami stretti con i militanti talebani. Negli ultimi tempi, gli Usa hanno più volte sparato missili contro i guerriglieri nelle zone al confine tra Afghanistan e Pakistan, ma né le autorità americane né quelle pakistane hanno ufficializzato tali attacchi.

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