PECHINO. Le olimpiadi 2008 si svolgeranno in Cina. Sul sitoolimpico ufficiale, che ho visitato per curiosità, non si fa nessun riferimento agli scontri in Tibet, si parla solo di sport e si accenna alla città di Lhasa perché la fiamma olimpica attraverserà anche le sue strade.
La fiamma olimpica? Il simbolo di fratellanza e di pace tra i popoli attraverserà terre bagnate di sangue e di diritti umani calpestati. Ospitare le Olimpiadi è un sogno vecchio di cent”anni per il popolo cinese, ma lo è anche il sogno di libertà del Tibet. Tutti i paesi del mondo dovrebbero fermamente opporsi a questo massacro. Tutti dovrebbero disertare le olimpiadi e infrangere il vecchio sogno dei cinesi così come loro hanno infranto quello dei pacifici tibetani. Le informazioni sono pilotate e filtrate e, prima o poi, sapremo di un altro genocidio. Solo allora le cosidette Nazioni civili si scandalizzeranno, grideranno l”orrore, denunceranno le violazioni. Dopo, sempre dopo. Per la cronaca ricordiamo che il DalaiLama, oltre che guida spirituale dei buddisti tibetani e massima autorità temporale del Tibet, è anche premio Nobel per la Pace. Come mai gli Stati Uniti, grandi difensori della Pace, in questa occasione non intervengono? Forse perchè sul “tetto del mondo”, com”è definito il Tibet, il petrolio non c”è?