Omicidio Meredith, restano in carcere i tre indagati

di Angela Oliva

Meredith KercherPERUGIA. Le porte del carcere restano chiuse per i tre indagati dell’omicidio di Meredith Kercher. E’ quanto ha deciso la prima sezione penale della Cassazione.

Il collegio della Suprema Corte, presieduto da Torquato Gemelli, ha infatti respinto i ricorsi presentati da Raffaele Sollecito, Amanda Knox e Rudy Hermann Guede. I tre ragazzi restano, quindi, gli unici indiziati per l’omicidio della studentessa inglese avvenuto lo scorso 1 novembre. La famiglia di Mez ha espresso soddisfazione per tale decisione che rende, in parte, giustizia alla ragazza uccisa barbaramente. Ma non si placano le polemiche sul video, mandato in onda dall’emittente locale ‘Telenorba’, che riprende un sopralluogo della Polizia Scientifica, nella casa di via della Pergola, a poche ore dall’omicidio. Le immagini cruenti mostrano il corpo nudo ed insanguinato di Meredith riverso sul pavimento. I legali della famiglia Kercher hanno affermato che la sorella della vittima è rimasta sconcertata: E’ stata una manifestazione di rozza scelta giornalistica, in evidente violazione di ogni norma deontologica caratterizzante il corretto diritto di cronaca. Non sono in grado di specificare circa la volontà della famiglia Kercher di contestare nelle sedi giudiziarie più opportune la spregevole iniziativa giornalistica della quale lo stesso direttore Enzo Magistà, evidentemente, dovrà assumersi le eventuali responsabilità”. Il video ha infiammato la polemica sulla probabilità che molte tracce, importanti per le indagini, possano essere state inquinate. Sulla vicenda è intervenuto anche il garante della Privacy che ha chiesto alla direzione di Telenorba una copia della registrazione del programma mentre l’Ordine di giornalisti ha aperto un fascicolo per valutare se vi sia stata la violazione del codice deontologico.

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