ROMA. Il segretario della Dc Giuseppe Pizza fa un ulteriore passo indietro e smentisce di aver già deciso di rinunciare allo slittamento delle elezioni.
Dopo la riammissione al voto da parte delConsiglio di Stato, che ha accettato il ricorso della Dc dopo lesclusione del Viminale, si sono scatenate molte polemiche. Quasi tutti i leader politici, infatti, si sono scagliati contro Pizza poiché la riammissione del suo partito potrebbe far slittare di quindici giorni le elezioni, previste per il 13 ed il 14 aprile. Dopo 24 ore di tensione, stamattina, attraverso lemittente radiofonica Radio 24, Pizza ha dichiarato: Rinunciamo a chiedere il rinvio della data delle elezioni, parteciperemo alla corsa elettorale pur sapendo che sarà una campagna simbolica perché in una settimana non potremo fare molto. Noi della Dc abbiamo sempre avuto un forte senso dello Stato! La decisione l”abbiamo presa insieme con gli altri dirigenti Dc – spiega Pizza – siamo una forza responsabile e abbiamo deciso di non assumerci la responsabilità di far slittare il voto, anche se la situazione l”abbiamo subita e non creata noi.I nostri avvocati hanno cercato una soluzione che partisse dal riconoscimento dei nostri legittimi diritti evitando il rinvio della data delle elezioni. Noi partecipiamo facendo una campagna a questo punto di 8 giorni invece che 30 come era nostro diritto. A poche ore da tali affermazioni Giuseppe Pizza ritratta e, dal sito della Democrazia Cristina, parla di notizie prive di fondamento: Ho solo dichiarato che la Democrazia Cristiana per senso di responsabilità e rispetto delle istituzioni dello Stato potrebbe decidere di rinunciare alla legittima richiesta di rinvio del voto facendo una campagna elettorale, che in soli dieci giorni non può essere che di testimonianza. e precisa La Democrazia Cristiana, però, non rinuncerà al suo diritto di avere il simbolo dello scudo crociato sulla scheda elettorale!.