Gravina, dopo la caduta Tore trascinò Ciccio per salvarlo

di Redazione

i due fratellini Ciccio e Tore PappalardiGRAVINA DI PUGLIA. All’indomani del deposito in procura della relazione fatta dai medici legali dopo l’autopsia sui corpi dei due fratellini di Gravina di Puglia, sono ancora molti i dubbi che avvolgono il caso.

I consulenti incaricati dalla procura, ritengono che Ciccio e Tore non avevano l’intenzione di calarsi volontariamente nella cisterna perché indossavano vestiti eleganti. Secondo i medici legali Salvatore Pappalardi, una volta precipitato insieme al fratello nel pozzo trascinò Francesco dalla base della caditoia del pozzo fino al luogo all’interno della cisterna nel quale sono state ritrovate le due salme lo scorso 25 febbraio. ”Le lesioni riportate da Francesco erano di entità tale da non consentire la deambulazione. Quelle di Salvatore, invece, la consentivano, sia pure con impaccio, difficoltà e dolore”. Secondo quanto accertato Tore, che riuscì a sopravvivere più tempo, trascinò Ciccio tirandolo dalla gamba non lesionata, la sinistra. Lo si dedurrebbe da alcune pieghe della camicia indossata dal fratello più grande. Intanto la mamma, Rosa Carlucci, lancia un appello agli amichetti dei suoi figli: “Se sapete qualcosa che possa essere utile alle indagini, parlate, fatelo sapere. Mi rivolgo anche alle loro mamme che ben comprendono quanto sia grande il mio dolore di aver perso per sempre Ciccio e Tore”.

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