MILANO. Ancora un episodio di bullismo al centro della cronaca nazionale. Un sedicenne di origine bulgara è stato perseguitato per mesi dai compagni di scuola, che l”hanno preso di mira con insulti e provocazioni, arrivando anche a bruciargli i capelli sulla fronte.
Il ragazzino vive
, da anni, una situazione estremamente difficile, costretto a subire le angherie dei compagni sin da quando frequentava le scuole primarie. Il sedicenne avrebbe raccontato al Corriere della Sera: “Alle elementari mi davano del ritardato perché non parlavo bene l”italiano, alla medie del gay, per il liceo artistico non ero portato e mi hanno bocciato, ora mi vessano in tutti i modi. Sono in tre a perseguitarmi Mi hanno perfino rubato una decina di euro dalla giacca, giusto per divertirsi. Io chiedo solo di essere lasciato in pace. Ma i professori sembrano non accorgersi di nulla”. Nonostante le vessazioni subite, i genitori del ragazzo non hanno intenzione di sporgere denuncia malgrado l”assenza di una presa di posizione da parte della scuola. La mamma del giovane commenta: “La preside ci ha detto che sono tutte fantasie e che mio figlio ha bisogno di una insegnante di sostegno, ma lui non è un disabile. Dopo le nostre lamentele l”unico risultato è stata una pagella coi i voti abbassati”.