CASERTA. Maxi operazione dei carabinieri di Caserta contro il clan camorristico dei casalesi.
Ben 65 le ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di affiliati o persone ritenute organiche alla fazione capeggiata da Antonio Iovine, detto O ninno, di San Cipriano di Aversa, latitante da oltre undici anni assieme a Michele Zagaria, questultimo ritenuto il capo dei capi della famigerata organizzazione criminale. Sequestrati, inoltre, beni mobili e immobili e quote societarie per un valore di 80 milioni di euro di beni mobili e immobili.
Loperazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli, è frutto di unattività investigativa durata cinque anni, durante i quali i carabinieri hanno catturato due latitanti di spicco del clan e sequestrato un arsenale di armi. Le persone arrestate sono accusate, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, detenzione illegale di armi, riciclaggio e illecita concorrenza. Tra i destinatari dei provvedimenti anche un cancelliere della Procura di Napoli.
Secondo le indagini, il clan Iovine avrebbe corrotto pubblici amministratori per acquisire appalti e servizi pubblici e procurato voti a candidati di comodo in occasione delle elezioni provinciali del 2005. I proventi illeciti venivano reinvestiti in attività imprenditoriali come il noleggio di videogiochi e scommesse.
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