28 maggio 1961: Fondazione di Amnesty International

di Redazione

Amnesty InternationalAccadde Oggi. Peter Benenson è un avvocato inglese che nella primavera del 1961, dopo aver letto dei sette anni di carcere inflitti a due studenti portoghesi per aver protestato contro il regime di Antonio Olivera de Salazar, si inventa una sorta di catena di Sant’Antonio.

Scrive una lungo articolo che invia s svariati giornali del mondo, ne chiede la pubblicazione, ma soprattutto chiede che le donne e gli uomini che leggeranno quel pezzo, si indignino come lui e scrivano una lettera contro Salazar e il suo governo. “Se i sentimenti di disgusto ovunque nel mondo, potessero essere uniti in un’azione comune, qualcosa di efficace potrebbe essere fatto”. Nasce Amnesty International, almeno i suoi soci fondatori vogliono collegare questo sfogo di Benenson alla nascita di questa Associazione che si ispira alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo, che era stata trascritta a Parigi il 10 dicembre del 1948, ancora sul terreno caldo dell’indignazione e delle atrocità della seconda guerra mondiale. Trenta articoli che forse potremmo racchiudere nel primo “siamo tutti liberi ed eguali”, l’ispirazione di Amnesty International, delle sue lotte civili, della sua voglia di difesa dei diseredati, degli oppressi di tanti che non hanno voce e forza. Nel 1977 arriva il Premio Nobel per la Pace, ma attorno a quella candela accesa, simbolo di Amnesty International, c’è ancora un filo spinato a significare che la lotta per la libertà delle genti è ancora lontana e difficile.

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