Intesa in ritardo per la casa dello studente

di Redazione

AversaAVERSA. Con le prove di ammissione e i test di autovalutazione è ripresa a pieno ritmo l’attività delle due facoltà universitarie cittadine. Ma la casa dello studente, inaugurata nel maggio scorso resta ancora chiusa. La struttura, ex carcere mandamentale femminile, dispone di 15 mini appartamenti, attualmente privi di arredi, che dovrebbero essere predisposti a cura dell’Università, mentre devono essere ancora completati i lavori del secondo lotto, comprendente il cortile da pavimentare con il basolato e l’ala laterale in cui verranno ricavate anche una sala studio ed una biblioteca.

Rino RotunnoLa casa dello studente però potrebbe essere utilizzata fin da subito. Il condizionale è d’obbligo, dal momento che manca ancora il protocollo d’intesa con l’Università a seguito del quale la struttura dovrebbe essere ceduta in comodato d’uso gratuito e gestita presumibilmente dall’ Adisu, agenzia per il diritto alla studio universitario. «Abbiamo avuto qualche mese fa contatti con il rettore della Sun per la cessione della casa dello studente in comodato gratuito. A breve ci adopereremo per effettuare il passaggio all’Università», spiega l’assessore ai lavori pubblici, Rino Rotunno. Ferve intanto, anche sui siti frequentati dagli studenti internauti, il tam-tam per l’affitto delle case. I prezzi per una camera singola nei pressi delle facoltà universitarie si aggirano intorno ai 180 euro al mese, ma il trend più diffuso è quello di limitare i costi con l’affitto di interi appartamenti da dividere con gli amici. La spesa potrebbe essere ammortizzata con l’utilizzo delle residenze universitarie. La struttura di via Saporito, per l’esiguo numero dei posti letti non risolverebbe il problema dell’alloggio, tanto che si sta ventilando l’ipotesi che possa essere utilizzata come foresteria i professori universitari ospiti per conferenze. Per questo la Seconda Università degli Studi di Napoli a Luglio ha presentato istanza per un finanziamento statale con il quale si potrebbe procedere alla ristrutturazione della vecchia scuola media di via Manzoni che potrebbe accogliere almeno 40 mini alloggi.

Il Mattino (ANNA SGUEGLIA)

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