Reggio Calabria, bambino ferito durante agguato a pregiudicato

di Antonio Taglialatela

carabinieriMELITO (Reggio Calabria). Stava recitando in piazza quando è stato raggiunto al volto da un proiettile. E’ successo a Melito di Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria, sul lungomare jonico, dinanzi al Santuario.

Un bambino di tre anni era, assieme ad altri compagni di scuola materna, sul palco allestito per una recita di fine anno. All’improvviso sono giunti due uomini a bordo di una moto ed hanno esploso alcuni colpi d’arma da fuoco verso un uomo in sella ad una bicicletta, che è stato ferito. Un proiettile vagante ha raggiunto il bimbo, che è stato trasportato all’ospedale cittadino, per poi essere trasferito agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria dove è stato sottoposto ad un intervento per bloccare l’emorragia causata dal colpo di pistola, che gli ha provocato lesioni alla lingua e ad una tonsilla, bloccandosi poi all’altezza della nuca. Prima di rimuovere il proiettile, i medici dovranno valutare la gravità dei danni vascolari subito dal bambino, che ora è in coma farmacologico.

Intanto, proseguono le indagini sull’agguato, consumato davanti a centinaia di persone. Come accertato dagli investigatori, l’obiettivo dei killer era Francesco Borrello, 50 anni, pregiudicato, coinvolto in una sparatoria nel 2004 in cui rimasero uccise due persone. Era proprio Borrello che l’uomo che stava passeggiando in bicicletta nella piazza durante la recita scolastica. Stando alle prime ricostruzioni, i sicari si sono avvicinati con la moto a Borrello, questi per difendersi gli ha lanciato contro la bicicletta. I due hanno sparato, un proiettile ha ferito il 50enne ad un polpaccio, un altro, di rimbalzo, ha colpito il bimbo sul palco. I killer sono riusciti a scappare. Borrello, attualmente ricoverato in condizioni non gravi, sarà interrogato stamani. Nel corso della notte i carabinieri hanno ascoltato numerose persone e avviato gli esami balistici sulla pistola calibro 7,65 ritrovata sul luogo dell’agguato.

Francesco Borrello era stato coinvolto in un duplice omicidio avvenuto il 3 aprile 2004 fuori ad una sala giochi di sua proprietà, a Melito Porto Salvo. Le vittime furono Santo Carmelo Zampaglione, di 25 anni, e Giulio Verderame, di 24. In primo grado Borrello fu condannato dal gup, col rito abbreviato, a 16 anni di reclusione. La Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria, in secondo grado, modificò il reato in eccesso colposo di legittima difesa, riducendo la pena a tre anni e quattro mesi. L’uomo era stato scarcerato cinque mesi fa. I carabinieri stanno verificando se il tentato omicidio dell’altra sera sia da collegare ad una vendetta per quell’episodio. Non a caso è stato ascoltato il fratello di un detenuto condannato per aver tentato di uccidere proprio Borrello nel 2004, ma il sospettato dice di avere un alibi.

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