Berlusconi parla ai giovani industriali: lieve malore per il premier

di Antonio Taglialatela

Silvio Berlusconi ROMA. “Se tutti pagassero le tasse, tutti ne pagherebbero meno”. Chi di noi non l’ha mai detto? Ed oggi ascoltare queste parole dal presidente del Consiglio in persona sembra confortante. Sempre che le buone intenzioni si traducano in fatti.

Da Santa Margherita Ligure, durante il convegno dei giovani imprenditori, Silvio Berlusconi pare non aver dubbi su quale sia una delle priorità del governo: ridurre la pressione fiscale. “Dobbiamo continuare la lotta all’evasione se è vero che ci sono 100 miliardi di euro in meno nelle casse dello Stato”, ha detto il Cavaliere, che entrando al convegno ha dovuto subire la contestazione di una decina di militanti del Partito comunista dei laboratori di Marco Ferrando, i quali, innalzando bandiere rosse, davano a lui e ai membri della Confindustria junior dei “fannulloni”.

Il premier si è detto preoccupato del caro petrolio e, in virtù dei prezzi del greggio ormai alle stelle e del sempre più crescente fabbisogno energentico, ha ribadito la necessità di realizzare subito nuove centrali nucleari, senza aspettare la quarta generazione. “Ci stiamo mettendo d’accordo con gli Stati amici come la Francia, perché ci aiutino con la loro tecnologia”, ha annunciato.

Poi ha espresso delusione per il vertice Fao tenuto a Roma nei giorni scorsi: “Non ha dato le risposte che mi aspettavo sulla drammatica situazione che si è creata con le materie prime alle stelle. In questo momento non ci sono organizzazioni mondiali che possano intervenire sul fenomeno, c’è una speculazione che si basa sulla base della domanda, e questo ha creato un grande balzo all’insù dei prezzi del grano e frumento con conseguenze che sono drammatiche”.

A seguire, il premier ha affrontato gli argomenti che tengono banco in queste ore.

Partendo dall’emergenza rifiuti, che conta di risolvere entro luglio: “Ho la certezza che il problema rifiuti sarà risolto. Entro luglio sbarazzeremo le strade di Napoli dai rifiuti. La soluzione decisiva sarà costruire i termovalorizzatori che non sono stati fatti dalla sinistra per colpa della sua componente estrema”.

Clandestini: “Forse 18 mesi nei Cpt sono un po’ troppi”, ha detto riferendosi alle norme sull’immigrazione clandestina contenute nel ddl che dovrà essere approvato dal Parlamento.

Alitalia: “Un Paese come il nostro, che vuole rimanere una potenza, non può non avere una compagnia di bandiera. Se Alitalia fosse stata assorbita da Air France immaginiamo dove i francesi, che conosciamo bene anche se sono grandi amici, avrebbero portato i turisti interessati alla vecchia Europa”. E si è rivolto ai giovani imprenditori chiedendogli di partecipare alla cordata italiana per risolvere la crisi della compagnia.

Debito pubblico: “Per ridurre il debito del 105% del Pil ereditato dal passato e che grava sullo Stato italiano occorre mettere sul mercato parte del patrimonio pubblico inutilizzato”, come ad esempio “le caserme nei centri storici che non servono più”.

Infine, un’anticipazione sul decreto intercettazioni che sarà discusso nel prossimo Consiglio dei ministri: “Introdurremo il divieto per le intercettazioni tranne che per la criminalità organizzata, la mafia, la camorra e il terrorismo. Cinque anni per chi le fa e anche una forte penalizzazione economica per gli editori che le pubblicano”.

Al termine dell’intervento, Berlusconi ha avuto un lieve malore. Scendendo dal palco ha chiesto un bicchiere d’acqua e si è allentato il nodo della cravatta, poi è stato visitato da un medico. Passato qualche minuto è tornato in sala, sorridente, per rassicurare la platea.

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