CASERTA. I carabinieri del comando provinciale di Caserta, agli ordini del colonnello Carmelo Burgio, hanno scoperto, la scorsa notte, in unabitazione di Casal di Principe, il bunker che si presume sia stato utilizzato per favorire la latitanza di Raffaele Diana, alias Rafilotto, 55enne di San Cipriano di Aversa e ritenuto elemento di vertice del clan dei casalesi.
Il covo è stato rinvenuto in via Cesena, presso labitazione di Armando Abatiello, 31enne del luogo, fratello di Enzo, 28enne genero di Rafilotto che fu tratto in arresto il primo aprile scorso dai carabinieri di Modena, al termine di indagini relative alle infiltrazioni nella zona del gruppo capeggiato dallo stesso Raffaele Diana. Due metri di larghezza per due metri di altezza, queste le dimensioni del nascondiglio ricavato nel vano sottoscala del piano interrato della casa e al quale si accedeva attraverso una botola nel pavimento, occultata da un mobile libreria. Già lo scorso 5 marzo, i carabinieri di Caserta trovarono, proprio presso labitazione di Rafilotto, a San Cipriano di Aversa, un doppiofondo nella parete della cucina, idoneo a nascondere il latitante in occasione degli interventi delle forze dellordine.
Diana, inserito nellelenco dei cento latitanti più pericolosi dItalia, è latitante dal 2004, colpito da unordinanza di ristino della custodia cautelare emessa dalla Corte dAssise di Santa Maria Capua Vetere per i reati di associazione mafiosa, omicidio, estorsione e violazione alla legge sulle armi. Loperazione dellArma segue di poche ore la cattura del latitante Domenico Vargas, arrestato in un residence di Licola e sospettato di appartenere al gruppo di fuoco capeggiato da Giuseppe Setola e Alessandro Cirillo detto O Sergente, che sarebbe coinvolto negli omicidi e ferimenti avvenuti di recente nellagro aversano e sul litorale domizio, come quelli dei collaboratori di giustizia Michele Orsi e Domenico Noviello.
Le foto del bunker (clicca x ingrandire)