RAVENNA. La spiaggia della Bassona di Lido di Dante, in provincia di Ravenna, storicamente frequentata dai naturisti non ha ottenuto il via libera dal Comune.
Il sindaco Fabrizio Matteucci, esponente del Pd, in ottemperanza di una legge regionale risalente a circa vent’anni fa (redatta dai Verdi e sostenuta dall’allora Pds), ha emesso un’ordinanza perimpedire l’accesso sulla spiaggia ai nudisti. Tale legge prevede che la spiaggia debba essere attrezzata di adeguati servizi igienici e recinzioni. Opere che però non possono essere realizzate, in quanto La Bassona è una riserva naturale. Il primo cittadino si difende dopo le polemiche avanzate dai naturisti che ogni anno, tra giugno ed agosto, arrivano in più di 15mila a Lido di Dante: “Se costruissi i bagni e la recinzione finirei in galera e non posso neanche emettere un’ordinanza per consentire il naturismo perché non vado contro il mio partito. Non ho scelta, quest’anno niente nudismo”.Numerose le critiche giunte all’indirizzo del sindaco, la prima è stata del “collega”Vittorio Sgarbi, neo eletto sindaco della cittadina siciliana di Salemi, anch’egli praticante di naturismo: “Siamo alla stupidità programmatica, in tutto il paese si sta diffondendo una pericoloso clausura”. Ma tra i frequentatori eccellenti della spiaggia, oltre a Sgarbi, ci sonoRosalinda Celentano, Gabriele Salvatores, Gianna Nannini e altri a cui certamente non andrà giù il fatto di essere costretti quest’anno ad indossare il costume per prendersi la tintarella. Lo scorso 17 giugno il sindaco aveva incontrato i rappresentanti di Ascom e Confesercenti, le quali hanno sostenutoche il nudismo e le aree ad esso dedicate sono “vere e proprie risorse per il territorio ed il turismo dei lidi ravennati”