Caso Petrella, Sarkozy invoca grazia a Napolitano

di Redazione

Marina PetrellaPARIGI. Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha inviato una lettera al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per chiedere che sia concessa la grazia all’ex brigatista Marina Petrella, condannata all’ergastolo nel 1993 per il suo coinvolgimento nel sequestro di Aldo Moro.

“Mi sono un pò intromesso nel dibattito italiano, pur rispettando la giustizia italiana. – ha affermato Sarkozy, in visita a Strasburgo per presentare il semestre di presidenza francese della Ue – Proprio la giustizia italiana ci chiede da anni di estradare persone che sono state condannate in Italia. È un atto molto europeo quello che ho adottato, che non è nella tradizione francese”. Il presidente Sarkozy ha infatti voluto precisare che “quello che sto facendo è un atto profondamente europeo” dal momento che nei giorni scorsi era stato criticato da alcuni media francesi per aver preso questa decisione. Per replicare quanto gli è stato contestato, Sarkozy ha motivato il provvedimento dichiarando che “l’Italia chiede alla Francia di consegnarle qualcuno che è accusato di un reato e che è stato giudicato e condannato in questo Paese. La giustizia italiana si opponeva a un rifiuto perfettamente legittimo da un punto di vista giuridico, non politico. A questo punto – ha continuato il presidente francese – ho interrogato la giustizia francese che mi ha detto che bisogna estradare”. Ma per non scontentare alcuni ambienti politici francesi, il presidente Sarkozy ha raccomandato che l’Italia conceda all’ex br la grazia. Non si è fatta attendere la risposta di Berlusconi che ha accolto la richiesta di Sarkozy anche se ha chiarito che la decisione finale sarà presa dal presidente Napolitano. Intanto, Marina Petrella attende di conoscere il suo futuro tra il carcere di Fresnes e l’ospedale psichiatrico di Parigi, dove è ricoverata per seri problemi psichici.

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