Manovra, Camera concede fiducia. Berlusconi: “Solidità con Lega&quot

di Antonio Taglialatela

Berlusconi-BossiROMA. Passata in secondo piano a causa del “folkloristico” Bossi, la manovra economica è stata approvata nel pomeriggio dalla Camera con 323 voti favorevoli contro 253 contrari.

Il voto finale sul dl manovra ci sarà nella tarda mattinata di giovedì 24 luglio. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo. Le dichiarazioni di voto inizieranno alle 12 con diretta televisiva. Domani, invece, si procederà con l’illustrazione degli ordini del giorno. Sono previsti per mercoledì mattina i pareri del governo, a seguire le dichiarazioni di voto e nel pomeriggio la votazione sugli ordini del giorno. Accolte le richieste dell’opposizione che aveva chiesto tempi più lunghi per la discussione degli odg.

VELTRONI: SBAGLIATA LA MANOVRA DI TREMONTI

Il segretario del Pd, Walter Veltroni, intervenendo all’Assemblea dei sindaci del suo partito, ha giudicato “sbagliata” la manovra del ministro dell’Economica Giulio Tremonti, “perché di fronte ad uno scenario economico recessivo non introduce alcun elemento anti-ciclico”. “La situazione sociale del Paese è drammatica, – ha aggiunto Veltroni – l’aumento dell’inflazione non vede nel suo orizzonte alcun elemento strutturale che possa invertire la tendenza e il calo dei consumi, prima o poi, avrà effetti sull’occupazione”. Veltroni, in merito a tali problematiche, ha posto in evidenza i tagli alla scuola e alla sicurezza: “La cosa più impressionante è che il governo ha mantenuto alta la pressione fiscale, ha ridotto gli investimenti che erano sì un elemento anti-ciclico. Poi non c’é nulla su salari e stipendi. Da due mesi si parla di altro, di Berlusconi e dei magistrati. D’altra parte – ha concluso – nel 2001 il governo Berlusconi è stato l’unico a non aver fatto un controllo sui prezzi nel passaggio all’euro”.

BOSSI ACCOLTO DA APPLAUSI DELLA LEGA E DA FISCHI DELL’OPPOSIZIONE

Tuttavia, come dicevamo, il vero protagonista del caldo pomeriggio di Montecitorio è stato Umberto Bossi, reduce dal gestaccio contro l’Inno di Mameli. Dopo l’ammonimento del presidente della Camera Gianfranco Fini – sul quale Bossi, parlando ai giornalisti, ha commentato: “Era meglio se non interveniva” – il senatur è giunto in Aula per il voto sulla manovra, accolto dagli applausi dei deputati leghisti. Dai banchi dell’opposizione si sono levati fischi e urla di disapprovazione.

COLLOQUIO TELEFONICO TRA BERLUSCONI E BOSSI

Il premier Silvio Berlusconi, secondo fonti parlamentari dell’agenzia Agi, ha avuto un colloquio telefonico con Bossi, durante un vertice tenuto dallo stesso senatur con Tremonti e Bonaiuti, per chiudere la polemica sorta dopo le dichiarazioni e il gestaccio sull’Inno del leader del Carroccio. Berlusconi avrebbe garantito solidità nel rapporto con la Lega.

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