REGGIO CALABRIA. Vasta operazione dei carabinieri del Ros e della Squadra Mobile di Reggio Calabria che hanno eseguito una ventina di fermi nella zona di Gioia Tauro.
I colpiti dai provvedimenti, emessi dalla Procura su richiesta della Dda,sarebbero appartenenti alle famiglie Molè e Piromalli, egemoni sulla fascia tirrenica della provincia reggina. Tra le persone fermate ci sono esponenti delle famiglie criminali, ma anche imprenditori e professionisti, tra cui un avvocato con studio a Roma ed un commercialista. Per tutti l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Tra i due clan, un tempo alleati, sarebbero saltati gli equilibri a causa di dissidi scoppiati per la gestione di ingenti affari illeciti. All’esito positivo dell’operazione, secondo gli investigatori, hanno contribuito in maniera determinante le intercettazioni ambientali e telefoniche. Secondo indiscrezioni, dalle indagini sarebbero emersi anche collegamenti politici e istituzionali, in Italia e sullo scenario internazionale. Inoltre, in tale contesto si collocherebbe l’omicidio di Rocco Molé, il boss 42enne ucciso l’1 febbraio scorso.